Per 200mila docenti arriva stop scatti anzianità; D'Alema (Pd): Tagli disastrosi; Pantaleo (Flc): nuovo attacco a sistema conoscenza
Data: Martedì, 01 giugno 2010 ore 08:16:32 CEST
Argomento: Rassegna stampa


In media 2mila euro mancata progressione carriera, meno per Ata
Roma, 31 mag. (Apcom) - Per gli insegnanti della scuola lo stop degli scatti di anzianità fino a tutto il 2012, previsto dalla manovra finanziaria firmata oggi dal Capo dello Stato, comporterà un mancato incremento stipendiale medio di 2mila euro lordi: la stima riguarda circa 200mila docenti che nei prossimi tre anni avrebbero dovuto usufruire del cosiddetto passaggio di 'gradone'. Per i docenti il danno economico è particolarmente gravoso perché lo scatto di anzianità non avviene ogni due anni, come previsto negli altri comparti pubblici, ma ogni cinque-otto anni: quando l'insegnante raggiunge l'anzianità prevista, nella busta paga si applica, con modalità automatica, un incremento medio pari a quasi 180 euro lordi. L'importo varia in base agli anni di anzianità acquisiti: a tal fine valgono pure quelli di pre-ruolo, anche se vengono conteggiati per intero solo i primi quattro anni di precariato. Più si sale di anzinità, quindi, più il mancato aumento sarà maggiore: per un docente della scuola superiore con vent'anni di servizio alle spalle, ad esempio, con un importo lordo annuo attorno ai 28mila euro, lo scatto automatico corrisponde a quasi 3mila euro lordi (circa 250 euro al mese). Per il personale non docente - amministrativi, tecnici ed ausiliari - il mancato passaggio da un 'gradone' all'altro comporterà un danno economico minore: un collaboratore scolastico neo assunto, ad esempio, che guadagna 14.900 lordi l'anno, per effetto del blocco ne perderà 290. I sindacati della scuola in questi giorni hanno chiesto al governo di recuperare, alla fine del 2013, gli scatti sessennali che dovessero essere perduti per effetto del decreto e che per gli insegnanti sono l'unica forma di progressione della carriera: nel testo del dl la correzione, che avrebbe un impatto negativo anche sull'entità della pensione, non è stata però apportata. Per il personale della scuola l'ultima speranza, a questo punto, è che ci pensi direttamente il Parlamento.


D'Alema: Tagli disastrosi, Pd è vicino agli insegnanti
Assurdo disinvestire sulla formazione
Roma, 31 mag. (Apcom) - I tagli operati dal governo sulla scuola sono "disastrosi" e il Pd vuole essere "vicino agli insegnanti che ogni giorno svolgono il loro lavoro tra mille difficoltà". Lo ha detto Massimo D'Alema che oggi, nell'ambito di un'iniziativa del Pd che ha visto diversi parlamentari visitare istituti scolastici in tante parti d'Italia, si è recato nella periferia romana, al Villaggio Prenestino, per incontrare studenti e insegnanti di una scuola elementare e di una scuola media.
"Siamo preoccupati perchè pensiamo che sia assurdo disinvestire sulla scuola e la formazione", ha detto il presidente del Copasir ricordando il "taglio di 8 miliardi di euro e di 80mila insegnati già operato dal governo l'anno scorso, taglio che oggi sta dando i suoi frutti disastrosi. In nessun paese civile - ha aggiunto - si disinveste sulla formazione e sulla scuola. Il governo ha criminalizzato i dipendenti pubblici chiamandoli fannulloni e questo è devastante per il paese perchè invece il loro ruolo è fondamentale. Io sono qui oggi per parlare con loro, per dire la nostra, ma anche per ascoltarli ed esprimere la vicinanza del Pd a chi ogni giorno si impegna pur tra tante difficoltà".
Scuola/ Pantaleo (Flc Cgil): nuovo attacco a sistema conoscenza
"Reagiremo con tutte le iniziative possibili"
Roma, 31 mag. (Apcom) - Dalla manovra del Governo viene portato avanti un "ulteriore duro attacco al sistema della conoscenza pubblica": così in una nota Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc Cgil, secondo il quale nel prossimo anno scolastico sono previsti tagli di 25.600 docenti e di oltre 15.000 tecnici amministrativi. Altri 20.000 precari "non avranno più le supplenze annuali, le scuole sono senza soldi, molte universita' sono in gravissime difficolta' ed aumentano le tasse".
"A ciò - spiega - si aggiungono le misure del decreto con il blocco dei salari per quattro anni in tutto il pubblico impiego, con il blocco degli scatti d'anzianità nella scuola, con il blocco del turn over, con la riduzione del 50 per cento del fondo per garantire la continuità dei contratti dei precari nelle università e nella ricerca, con la soppressione di importanti enti di ricerca".
La Flc Cgil spiega quindi che reagirà "con tutte le iniziative possibili" a partire dalle occupazioni degli istituti di ricerca soppressi, dall'occupazione degli uffici regionali e provinciali scolastici, dalla manifestazione nazionale del 12 e dello sciopero generale del 25 giugno.







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