Lunedì 31, parlamentari PD in visita alle scuole italiane
Data: Domenica, 30 maggio 2010 ore 09:04:10 CEST Argomento: Rassegna stampa
Lunedì 31 maggio il Partito democratico si mobilita in difesa della
Scuola. I parlamentari del Pd saranno presenti in decine di scuole in
tutta Italia per raccogliere indicazioni e dati sulle conseguenze dei
tagli del governo ai danni della qualità della scuola pubblica
italiana. E’ una mobilitazione che coinvolge tutte le regioni italiane,
durante la quale i parlamentari del Pd incontreranno docenti, dirigenti
scolastici, studenti, genitori e personale Ata per ascoltare le voci di
quelli che Bersani ha definito ‘eroi moderni’.
Dalle segnalazioni giunte al Pd, emerge un divario sempre più netto fra
la politica di smantellamento messa in atto dal governo e l’impegno di
studenti e professori per difendere la vera arma per il rilancio del
Paese, e cioè l’istruzione pubblica.
Molte le denunce alla e-mail del Pd: da
Padova segnalano i crediti che lo Stato non restituisce,
determinando bilanci in rosso; da Empoli
arriva la denuncia della contrazione del numero delle sezioni e
l’aumento di alunni per classe; una scuola di Fermo, dove la percentuale di
alunni figli di immigrati è dell’80%, evidenzia l’assurdità del tetto
al 30%; a Palermo la denuncia
di sedi scolastiche non a norma; la crescita esponenziale delle
pluriclassi in tutta Italia; i tagli al tempo pieno in Emilia, Lombardia e Veneto, con
buona pace della Lega, e così via.
Francesca Puglisi, responsabile scuola della Segreteria Nazionale del
Pd, afferma: “Il Pd vuole fare sentire la propria vicinanza al mondo
della scuola. La resistenza dei lavoratori della scuola, delle famiglie
e degli studenti che subiscono i tagli del Governo, è la nostra
battaglia per un Paese più equo”.
Tra gli altri, prenderanno parte alle
iniziative Rosy Bindi ad Arezzo, Massimo D’Alema, Giovanna Melandri,
Ignazio Marino, Leonard Touadi, Giovanni Bachelet e Maria Coscia a
Roma, Manuela Ghizzoni a Modena, Andrea Orlando a La Spezia, Alessandra
Siragusa a Palermo, Maria Pia Garavaglia a Verona, Marina Magistrelli
ad Ancona, Emanuele Fiano e Fiorenza Bassoli a Milano, Vittoria Franco
a Firenze, Colomba Mongello a Foggia e Franco Laratta a Cosenza.
Manovra/ Bersani: da Governo
spettacolo inverecondo
"Vedremo carte cambiate, risse in
corso nell'esecutivo"
Roma, 29 mag. (Apcom) - Dalla gestione della manovra finanziaria varata
dal Governo viene fuori "uno spettacolo inverecondo". Così il
segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta le vicende delle ultime
ore: "Il Consiglio dei ministri - dice in una intervista a Sky Tg 24 -
non si sa bene cosa abbia approvato, dopodiché queste carte finiscono
in mano a non si sa chi, vengono rimaneggiate prima di essere portate
alla presidenza della Rerpubblica. Mi pare - accusa - che siamo ai
limiti estremi del quadro costituzionale". "Tutto questo avviene -
spiega il leader democratico - perché ci sono delle differenze, per
dirlo con un eufemismo, delle risse penso, dentro al Governo e quindi
vedremo carte cambiare in questi giorni. Vorrei sapere se ci sono
ancora le norme che raddrizzano le procedure della protezione civile,
tanto per fare un esempio dei dieci che si potrebbero fare". Bersani
lamenta il fatto che "non si spieghi perché dobbiamo fare questa
manovra. Non è mica una grandine questa manovra qui... E dire che è
l'Europa che ce la chiede è una falsità, l'Europa ci chiede i conti a
posto ma se i conti non sono a posto è tutta una responsabilità del
Governo e quindi questa manovra è il frutto amaro e ingiusto di due
anni fatti di bugie, di menzogne e di una politica economica dissennata
che ci ha portato fuori binario nella spesa corrente, che ci ha ridotto
gli investimenti e quindi abbassato la crescita e che non ha tenuto i
conti a posto come si è visto. E adesso - conclude - si ripropone una
strada che per noi è sbagliata".
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