Sarebbe l’ora che anche i sindacati dessero il buon esempio…(se no č proprio l’ora di….!)
Data: Sabato, 29 maggio 2010 ore 22:38:41 CEST
Argomento: Opinioni


Tanto i precari della scuola dormono, sono lontani geograficamente gli uni dagli altri e da tempo chi di dovere è ben attento ad alimentare le guerre interne, quelle cosiddette “dei poveri” così mai saranno compatti e coesi e mai potranno far sentire la loro voce come invece riescono a fare anche solo 500 persone di una qualsiasi fabbrica dell’indotto FIAT. Come dicevamo quindi con la crisi che ora morde più che mai, con l’aggiunta ai tagli della nuova manovra da 24 milioni di € che pesa sulle spalle dei dipendenti pubblici più che a nessun altro, è il caso, secondo noi, che visto nulla hanno fatto e nulla possono fare i sindacati per frenare lo sterminio del quale saremo vittime, almeno che paghino un pò di crisi questo SI! In realtà diciamo che sarebbe bene che approfittando della crisi, si mettesse fine ad un’anomalia nota che non trova eguale in nessun altro paese al mondo. Come sempre noi italiani ci teniamo ad essere originali “quando pare a noi”. Di cosa parliamo? Stiamo parlando del fatto che non è più possibile nè sostenibile il fatto che pesino sulle spalle o meglio sugli stipendi dei contribuenti, sullo Stato cioè noi tutti; gli stipendi dei sindacalisti del settore pubblico. Vi giunge nuovo? siete meravigliati ed invece è proprio così. Tutti i nostri sindacalisti in esonero anzichè essere pagati come in ogni altro paese civile al mondo dal sindacato vengono invece pagati con i nostri soldi, con soldi pubblici, della collettività, con le nostre tasse. E cosa ancora più bella questo solo per il settore pubblico attenzione perchè nel privato sono a carico del sindacato come avviene all’estero per tutti i settori. Lo Stato cioè NOI, non solo deve farsi carico dello stipendio della persona che sostituirà il collega in esonero, ma dove pagare anche lo stipendio all’esonerato. Non vogliamo fare conti perchè non spetta a noi farli. Non c’importa stare a dire quant’è lo stipendio di un sindacalista e quanto quello del collega che lo sostituirà. VoceAta crede solo che non sia giusto una situazione del genere era sbagliata prima e diventa inaccettabile oggi. Sicuramente quest’anomalia è durata già troppo. I sindacati anche nel settore pubblico in Italia devono pagarsi i propri sindacalisti. E questo secondo noi anche per avere più credibilità agli occhi degli iscritti che credono nel loro operato. E’ impensabile che un buon sindacato sia libero di fare il proprio dovere se chi lo paga è colui contro il quale il più delle volte deve schierarsi…Pensateci colleghi tutti…pensiamoci. Chi di Voi avesse tessere sindacali farebbe bene a mandare una letterina alle segreterie nazionali e chiedere che questa anomalia cessi, e se non si ricevesse un segnale in tal senso in breve tempo bhè sapete cosa potreste fare non vogliamo dirlo noi…VoceAta solleva i problemi, rende noto tante piccole cose ma poi lascia ad ognuno la libertà di ragionare con la propria testa e cosa decidere in merito…Ed è questo che chiediamo ai lettori di VoceAta: iniziamo ad informarci da soli delle nostre cose, abbiamo tutti gli strumenti per farlo. Un cittadino come pure un dipendente ATA informato è tutt’altra cosa, poi possiamo sbagliare ma riprendiamoci il diritto di sbagliare con le nostre teste e non con quelle degli altri&hellip

Toni





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