A scuola a ottobre? Gelmini apre, no della Lega, sindacati perplessi.
Data: Lunedì, 24 maggio 2010 ore 16:16:29 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Intervistata da Sky Tg24 la Gelmini ha spiegato che di questa idea "si discute da tempo. Io sono molto aperta su questo. Il nostro paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze" ha detto il ministro. "Posticipare l'apertura dell'anno scolastico potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. Vedremo come il Parlamento deciderà in merito".

SINDACATI DIVISI

I sindacati confederali della scuola Flc Cgil e Uil scuola hanno accolto divisi la proposta. Secondo Mimmo Pantaleo (segretario della Flc Cgil) quella di Costa è un'idea "un po' stravagante: non se ne capisce il senso a meno che, come sospettiamo noi dato il il parere favorevole anche della Gelmini, posticipare l'inizio dell'anno serva al Ministero per prendere tempo per risolvere le mille incertezze in cui oggi versa il sistema. Il punto vero - ha continuato Pantaleo - è che c'è una situazione caotica, soprattutto alle primarie e alle superiori. Le vacanze estive sono una scusa, dietro il progetto di posticipare ci sono le conseguenze delle politiche sbagliate del governo". Possibilista, invece, Massimo Di Menna (Uil scuola), per il quale "l'idea non è poi così malvagia, ma il mese di settembre dovrebbe essere dedicato ad attività 'parallele', come attività di integrazione per bambini stranieri, corsi di recupero per gli studenti con lacune, accoglienza e orientamento alle prime classi superiori.  La proposta si può approfondire trovando una soluzione - ha detto Di Menna - ma ancora una volta registriamo che sulla scuola si fanno tante proposte che creano dibattiti senza poi intervenire seriamente sui problemi strutturali del sistema, come il sostegno alla scuola pubblica e la retribuzione del personale".

NO DI LEGA E PD

Contraria alla proposta anche la Lega: "E' inattuabile in quanto la direttiva europea prevede 200 giorni e va rispettata - ha detto la senatrice Irene Aderenti - perché se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo. Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficolta le famiglie e i lavoratori dipendenti perché questi alla fine di agosto, la maggior parte, iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?". Un coro di no arriva anche dal Pd. "Il fatto che si parli di slittamento dell`inizio e non della fine ci fa pensare che si voglia ridurre l`offerta formativa - ha detto la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni -sarebbe una scelta fuori da ogni logica e le aperture del ministro dimostrano che per questo governo la scuola non è una priorità, è seconda anche al turismo". (Apcom)







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