ACIREALE: Accademia degli Zelanti e dei Dafnici
Data: Luned́, 24 maggio 2010 ore 11:42:41 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


"Un triennio è passato in fretta. Non sono mancate le soddisfazioni e le delusioni. L’Accademia ha accolto le prime con doverosa moderazione; le seconde, segno delle grandi difficoltà economiche che attraversa l’Italia, con spirito di partecipazione, ma anche di speranza nel riconoscimento del ruolo fondamentale che il nostro Sodalizio svolge in favore della cultura e della promozione del territorio. Non è inutile sottolineare che l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici vanta peculiarità che altri istituti siciliani di alta cultura non possiedono: all’attività ordinaria (conferenze, dibattiti, convegni, mostre, concerti, pubblicazioni), va aggiunta, infatti, le gestione della Biblioteca e della Pinacoteca Zelantea, poste al servizio di docenti e studenti universitari, ma anche di impiegati, operai e comitive turistiche nazionali e internazionali. Le spese per il loro mantenimento coprono l'80% del bilancio complessivo. Non ce ne lamentiamo di certo, ma desidereremmo che tale carico finanziario venisse considerato come un peso che altri non sono chiamati a sostenere. Una conferma del rilievo della Zelantea è costituita dal numero delle scolaresche, siciliane e nazionali, che l’hanno visitata: nel periodo considerato, esse sono state 680, numero che testimonia come essa venga considerata un luogo di arricchimento culturale e, come tale, inserita nella programmazione delle varie scuole a livello nazionale. Il crescente numero dei visitatori è anche un riflesso degli sforzi di aggiornamento del patrimonio librario, cresciuto di 6.038 volumi e di 10.945 fascicoli, dell’informatizzazione dell’intero catalogo, dell’adesione al Sistema bibliotecario provinciale. Tra le donazioni ricevute, di assoluto rilievo quella dei quattro volumi dell’Acis Hortus Regius, esemplare unico del 1811, da parte del noto editore Franco Maria Ricci. La Pinacoteca, dal canto suo, ha ricevuto in dono: due tele, una “Natività” del sec. XVII e una “Madonna col Bambino”, del secolo XVIII, da parte di un socio d’onore; un mezzo busto di Sandro Nicolosi, opera dello scultore Paolo Guarrera. un mezzo busto di Salvatore Pennisi Alessi, scolpito da Agostino Pennisi di Floristella; 27 acquerelli e 5 planimetrie, realizzati dal socio ing. Aldo Scaccianoce per il  volume “Imago Ubis”. Ha ricevuto in comodato:una pala d’altare - “ La Pietà” - di autore anonimo del tardo Seicento,da parte della AUSL n.3; un mezzo busto in marmo di Giambartolo Romeo, opera insigne di Michele La Spina, da parte del Comune di Acireale 19 tele dall’Azienda regionale delle Terme S. Venera, provenienti dalle varie Rassegne  internazionali d’arte moderna organizzate dal 1967 al 1989. Tra queste, opere di autori ormai affermati sul mercato internazionale (Pier Paolo Calzolari, Giovanni Korompay, Domenico Cantatore, Francesco Patanè, Lilli Romanelli, Roberto Rimini, Maurizio Nannucci, Rosolino Mendola): l'antico fercolo di S. Michele Arcangelo, opera dell’artigianato acese della seconda metà del Seicento, che si è provveduto a consolidare.Sono state, infine, oggetto di restauro sei importanti tele di scuola acese. L’opera di promozione della Pinacoteca comprende l’adesione al Progetto SIMUV – Sistema museale diffuso della Provincia di Catania, che prevede la collocazione di numerosi kiosk multimediali, illustrativi dei siti museali della provincia etnea; la partecipazione con opere di Saru Spina alle Mostre: “Alessandro Abate: un pittore a Catania tra Ottocento e Novecento”, tenutasi alle Ciminiere di Catania, e alla mostra “Poliorama pittoresco: dipinti e disegni dell’Ottocento siciliano”, tenutasi ad Agrigento. Per quanto riguarda le pubblicazioni, che mettono l’Accademia in contatto con Università e Consorelle di tutta l’Europa, oltre alla puntuale edizione di “Memorie e Rendiconti”, si è proceduto alla ristampa del prezioso volumetto “Il punteruolo rosso delle palme”, col contributo scientifico della Facoltà di Agraria dell’Università di Catania, e alla pubblicazione di “Acireale e il suo Barocco”. Nell’intento di aprire le porte a un pubblico diversificato, nel triennio sono stati organizzati diversi concerti. Tra tutti, ci piace ricordare, anzitutto, il Concerto di Natale, proposto, d’intesa con la Provincia regionale di Catania, nella Basilica di S. Sebastiano, a un foltissimo gruppo di appassionati; poi quelli del celebre duo pianistico milanese Chiaralberta Pastorelli – Jeli Perrotta, dell’Akis Piano Quartet (Vera ulvirenti, Vera Gentile, Vera Garozzo, Mimma Trombetta), del Quinquies Domina con l’intervento del soprano Rosanna Lionti e del mezzosoprano Maria Motta, e, infine, il concerto di musica jazz col complesso di Luigi Scaccianoce e  la partecipazione straordinaria del sassofonista newyorchese Steve Grossmann. Degna di nota, infine, la ricerca archivistica degli spartiti di illustri compositori di Acireale dell’800 e del ‘900, compiuta dalla Maestra Mimma Trombetta, culminata con una esibizione delle apprezzate composizioni al pianoforte. Mostre. Il successo di questa sezione non ha mancato

di suscitare autentico entusiasmo. Ci piace ricordare almeno due mostre, che hanno assunto visibilità internazionale: la “Mostra degli antichi disegni della Pinacoteca - secoli XVI –XVIII”, di concerto con la terza Università di Roma (tale mostra ha consentito di scoprire disegni originali come quelli del Vieira, detto il Lusitano, che ha destato l’interesse del direttore del Louvre, Pierre Rosenberg e del noto critico internazionale Nicolas Turner, che ha pubblicato un articolo su Moster Drawings, la più diffusa rivista d’arte di New York; e la mostra della Collezione dei Cardinali, alla quale si sono molto interessati i dirigenti dei Musei Vaticani e il prof. Francois Merkel dell’Università di Bordeaux). Per quanto riguarda convegni e conferenze, ci limitiamo a dire che essi sono stati importanti e numerosi, che vi hanno partecipato presidi di Facoltà e professori ordinari provenienti da varie Università degli

studi italiane( Bologna, Genova, Pavia, Palermo, Milano, Catania, Firenze ecc), e che gli atti del Convegno su “Giuseppe Cristaldi: credere pensando”,

organizzato col MEIC e con la Curia di Acireale sono  stati pubblicati dalla rivista "Vita e Pensiero" di Milano, a cura di Giuseppe Rossi e Antonino Franco, nella Collana di Virgilio Melchiore, “Metafisica e storia della metafisica”. Per un miglior apprezzamento dell’attività svolta va considerato il quadro di grande difficoltà economica e di estrema incertezza nel quale il Consiglio direttivo è stato chiamato a operare. Il contributo regionale

assegnato all'Accademia è stato, infatti, ridotto di oltre il 60%".

da AKIS

 

soddisfazioni e le delusioni. L’Accademia ha accolto le prime con doverosa moderazione; le seconde, segno delle grandi difficoltà economiche che attraversa l’Italia, con spirito di partecipazione, ma anche di speranza nel riconoscimento del ruolo fondamentale che il nostro Sodalizio svolge in favore della cultura e della promozione del territorio. Non è inutile sottolineare che l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici vanta peculiarità che altri istituti siciliani di alta cultura non possiedono: all’attività ordinaria (conferenze, dibattiti, convegni, mostre, concerti, pubblicazioni), va aggiunta, infatti, le gestione della Biblioteca e della Pinacoteca Zelantea, poste al servizio di docenti e studenti universitari, ma anche di impiegati, operai e comitive turistiche nazionali e internazionali. Le spese per il loro mantenimento coprono l'80% del bilancio complessivo. Non ce ne lamentiamo di certo, ma desidereremmo che tale carico finanziario venisse considerato come un peso che altri non sono chiamati a sostenere. Una conferma del rilievo della Zelantea è costituita dal numero delle scolaresche, siciliane e nazionali, che l’hanno visitata: nel periodo considerato, esse sono state 680, numero che testimonia come essa venga considerata un luogo di arricchimento culturale e, come tale, inserita nella programmazione delle varie scuole a livello nazionale. Il crescente numero dei visitatori è anche un riflesso degli sforzi di aggiornamento del patrimonio librario, cresciuto di 6.038 volumi e di 10.945 fascicoli, dell’informatizzazione dell’intero catalogo, dell’adesione al Sistema bibliotecario provinciale. Tra le donazioni ricevute, di assoluto rilievo quella dei quattro volumi dell’Acis Hortus Regius, esemplare unico del 1811, da parte del noto editore Franco Maria Ricci. La Pinacoteca, dal canto suo, ha ricevuto in dono: due tele, una “Natività” del sec. XVII e una “Madonna col Bambino”, del secolo XVIII, da parte di un socio d’onore; un mezzo busto di Sandro Nicolosi, opera dello scultore Paolo Guarrera. un mezzo busto di Salvatore Pennisi Alessi, scolpito da Agostino Pennisi di Floristella; 27 acquerelli e 5 planimetrie, realizzati dal socio ing. Aldo Scaccianoce per il  volume “Imago Ubis”. Ha ricevuto in comodato:una pala d’altare - “ La Pietà” - di autore anonimo del tardo Seicento,da parte della AUSL n.3; un mezzo busto in marmo di Giambartolo Romeo, opera insigne di Michele La Spina, da parte del Comune di Acireale 19 tele dall’Azienda regionale delle Terme S. Venera, provenienti dalle varie Rassegne  internazionali d’arte moderna organizzate dal 1967 al 1989. Tra queste, opere di autori ormai affermati sul mercato internazionale (Pier Paolo Calzolari, Giovanni Korompay, Domenico Cantatore, Francesco Patanè, Lilli Romanelli, Roberto Rimini, Maurizio Nannucci, Rosolino Mendola): l'antico fercolo di S. Michele Arcangelo, opera dell’artigianato acese della seconda metà del Seicento, che si è provveduto a consolidare.Sono state, infine, oggetto di restauro sei importanti tele di scuola acese.





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