La dottrina marxista è morta?
Data: Domenica, 23 maggio 2010 ore 16:01:08 CEST Argomento: Opinioni
Oggi
si chiede all'intellettuale un impegno totale e non di chiusura
corporativistica.
Oggi si chiede all'uomo di cultura di essere capace di trasferire la
sua esperienza sul terreno della utilità comune.
Oggi non si può più stare a guardare !
Non servono le esercitazioni accademiche o la sterile aristocrazia di
un linguaggio incomprensibile o scarsamente comprensibile ai più.
Servono parole chiare e pesanti come pietre, capaci di colpire e
penetrare nei cervelli della gente per mutarli!
Il Paese ha bisogno di una classe
intellettuale seria e coraggiosa, forte e sincera, che creda nei valori
della verità e della giustizia. e che si faccia leale interprete dei
bisogni reali della classe operaia!
Nuccio Palumbo
Redazione
Oggi non si può più stare a guardare ! Non servono le esercitazioni
accademiche o la sterile aristocrazia di un linguaggio incomprensibile
o scarsamente comprensibile ai più. Servono parole chiare e pesanti
come pietre, capaci di colpire e penetrare nei cervelli della gente per
mutarli!
Il Paese ha bisogno di una classe intellettuale seria e coraggiosa,
forte e sincera, che creda nei valori della verità e della giustizia. e
che si faccia leale interprete dei bisogni reali della classe operaia!
S'impone oggi la necessità di ribadire e rispiegare con forza che c'è
un forte e irrinunciabile rapporto tra fatto politico-sociale e fatto
culturale ! Bisogna ritornare a una concezione unitaria delle attività
dell’uomo.
La classe politica -dirigente attuale sembra avere disatteso codeste
necessità.
Bisogna riscoprire nella politica quella tensione etica –ideale senza
la quale ogni progettualità politica è destinata a fallire miseramente
nel labirinto dei calcoli utilitaristici, degli egoismi e delle razzie
e, ancor peggio, ad alimentare la sfiducia nelle istituzioni
democratiche, la corruzione e il disgregamento del tessuto sociale a
tutto danno delle classi più deboli.
Nuccio Palumbo
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