Guerra di cifre sul tempo pieno / Manifestazioni per gli organici in Italia e in Sicilia
Data: Martedì, 18 maggio 2010 ore 16:51:35 CEST Argomento: Rassegna stampa
Secondo il MIUR nel prossimo anno scolastico saranno
attivate 782 classi a tempo pieno in più; si elencano gli aumenti in
Puglia (+233 classi), in Lombardia (+162), in Sardegna (+150) e in
Veneto (+113) ma non si dice dove le classi scendono e sono negati dai
tagli agli organici, nonostante l’assunzione degli oneri da parte degli
EE.LL., come in Sicilia. Ma da Roma a scendere ed a salire dello
Stivale le classi a tempo pieno nella scuola elementare sono comunque
in deficit rispetto al fabbisogno, quando non si tratta di veri e
propri tagli operati in ottemperanza agli organici prefissati: Roma –
97; Milano – 154; Torino – 82; Trapani – 27.
Secondo il MIUR nel prossimo
anno scolastico saranno attivate 782 classi a tempo pieno in più; si
elencano gli aumenti in Puglia (+233 classi), in Lombardia (+162), in
Sardegna (+150) e in Veneto (+113) ma non si dice dove le classi
scendono e sono negati dai tagli agli organici, nonostante l’assunzione
degli oneri da parte degli EE.LL., come in Sicilia. Ma da Roma a
scendere ed a salire dello Stivale le classi a tempo pieno nella scuola
elementare sono comunque in deficit rispetto al fabbisogno, quando non
si tratta di veri e propri tagli operati in ottemperanza agli organici
prefissati: Roma – 97; Milano – 154; Torino – 82; Trapani – 27.
Ne è convinta la CISL Scuola che fa rilevare che con i tagli subiti al
tempo pieno ci vanno di mezzo le famiglie che avevano compiuto una
scelta in fase di iscrizione nei mesi scorsi e che ora vedono disattese
le loro aspettative. Da qui i presidi a Roma e Milano contro i tagli
operati sul tempo pieno. Di fronte ai numeri riportati, convince poco
la Gelmini che parla di proteste strumentali e snocciola gli aumenti di
tempo pieno effettuati nell’ultimo biennio. Ne è convinto Francesco
Scrima, Segretario Generale della CISL Scuola, che chiede formalmente
al Ministro “di venirsi a confrontare al tavolo aperto su questa
questione”, numeri alla mano.
Anche la Sicilia non molla sui tagli agli organici. Domani a Palermo
avrà luogo la Manifestazione regionale organizzata da Flc CGIL Sicilia,
CISL Scuola Sicilia, UIL Scuola Sicilia, SNALS-Confsal Sicilia e
GILDA-Unams Sicilia, per protestare contro “i rovinosi effetti dei
tagli degli organici del personale della scuola imposti dal
Governo Nazionale alla scuola siciliana”. La Sicilia , si fa osservare,
in due anni scolastici ha perso 12mila posti che hanno impoverito la
scuola pubblica dell’Isola ed hanno prodotto pesantissime conseguenze
sul piano occupazionale, con migliaia di lavoratori passati
direttamente dallo stato di precari allo stato di disoccupati”.
Da qui anche l’invito al Presidente Lombardo di fare propria la
protesta e condividere l’obiettivo della difesa e della valorizzazione
della scuola pubblica siciliana. (n.b.)
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