Calderoli: manovra con sacrifici per tutti Si valuta rinvio buonuscita statali
Data: Sabato, 15 maggio 2010 ore 09:40:01 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dopo l’annuncio di ridurre del 5% lo stipendio dei parlamentari, ecco la contromossa del ministro Calderoli. : rinviare la buonuscita degli statali di un anno (solamente?) e si studia anche il  blocco di una "finestra" per le pensioni di anzianità. Sembrava infatti incomprensibile tanto altruistico taglio delle prebende parlamentari senza colpire anche i lavoratori dello Stato, altrimenti come giustificare la mazzata di cui da molto tempo si discute?

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ROMA (14 maggio) - «A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia. I tagli alle spese comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari». È quanto afferma il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli.

Nel "cantiere" della manovra biennale potrebbe rientrare anche un capitolo legato alle pensioni: secondo quanto si apprende, sarebbe allo studio una norma per far slittare il pagamento delle buonuscite agli statali che vanno in pensione. Il tempo di attesa potrebbe raddoppiare, secondo le simulazioni in corso, da tre a sei mesi. Attualmente le buonuscite debbono essere erogate agli statali entro 90 giorni; trascorso questo tempo lo Stato paga gli interessi (5%). La norma allo studio prevederebbe un allungamento di questo tempo fino a 180 giorni.

Altra misura pensionistica allo studio, ma in questo caso più generale e non valida per i soli statali, sarebbe, secondo quanto si apprende, il blocco di una delle due "finestre" per le pensioni di anzianità previste per il 2011. Resta infine alla valutazione dei tecnici al lavoro sulla manovra anche una nuova stretta sulle false pensioni di invalidità.

Il ministro leghista per rendere meno amara la pillola dei sacrifici ha promesso poi un taglio agli stipendi dei parlamentari e del ministri del 5%. Per dare il «buon esempio», ha detto, in vista dei «sacrifici» che comporterà la mini-manovra finanziaria che il governo varerà «a breve» per far fronte alla crisi finanziaria internazionale.

«Proporrò in sede di Governo, quando affronteremo la manovra finanziaria, un taglio almeno del 5% agli stipendi di ministri e parlamentari come hanno fatto in Inghilterra e Portogallo», ha spiegato all'agenzia Ansa il ministro della Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord. «A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia», aggiunge Calderoli. «I tagli alle spese - conclude l'esponente leghista - comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari. La regola del 5% che hanno applicato in altri Paesi può valere in alcuni settori, ma in altri potrebbe essere anche più pesante».

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