LA GELMINI HA POCO DA ESULTARE
Data: Mercoledì, 12 maggio 2010 ore 12:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La decisione con la quale il Consiglio di Stato annulla la sentenza del TAR del Lazio n.7076 dello scorso mese di luglio lascia intatta la  sostanza del problema. Da www.scuolaecostituzione.it
Il TAR del Lazio aveva dichiarato illegittima l'attribuzione del credito scolastico da parte dei docenti di religione cattolica, per la particolare natura  di tale insegnamento, e dei docenti di attività alternative, per la discriminazione operata nei confronti di coloro che non si avvalgono dell'irc  ma nel loro pieno diritto non scelgono alcuna attività. Il Consiglio di Stato, pur tenendo conto dello "stato di non obbligo" stabilito
dalla Corte Costituzionale per i non avvalentisi, stravolge la logica del TAR negando l'esistenza di discriminazioni.

Lo fa con evidente imbarazzo, laddove  afferma che coloro che hanno un buon profitto possono ottenere un buon punteggio di credito, anche senza il contributo del docente di r.c. o di attività
alternative!!! La nostra difesa della limpida, laica, democratica sentenza del TAR del 
Lazio non arretra; anzi, trae maggior forza da alcune indicazioni contenute nella stessa decisione del 7 maggio 2010 del Consiglio di Stato.  - Viene ribadito il particolare status dell'irc , insegnamento che sulla base  della normativa vigente non dà luogo a voti. Vengono così definitivamente  vanificati i tentativi di trasformare il giudizio in voti, messi in atti anche dal MIUR.  -Viene vivamente "bacchettata" la ministra per non rendere effettiva la  possibilità di attività alternative in tutte le scuole, per far sì che chi desideri
non avvalersi dell'irc e scegliere un'attività didattica e formativa sia in grado  di farlo. Viene sottolineato che ciò non pregiudicherebbe in alcun modo la scelta  di chi intende frequentare l'irc, rispondendo questa scelta unicamente a "un interrogativo della coscienza".  Al ministro Gelmini chiediamo: che fine fanno i fondi attribuiti dallo Stato  agli Uffici Scolastici Regionali per l'attivazione delle attività alternative?
Perché non vengono assegnati alle scuole?  Ma la ministra ci sembra piuttosto orientata a disobbedire al Consiglio di  Stato, dal momento che nel nuovo Regolamento sulla Valutazione  degli alunni (DPR 122 dell'agosto 2009) esclude addirittura il docente di  attività alternative dal Consiglio di Classe, paragonandolo ai docenti esterni  occasionali per i quali è prevista in sede di scrutinio e attribuzione del credito  semplicemente una preventiva nota scritta...
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