Incontro promosso dal Coordinamento dei Centri Territoriali perl’Istruzione Adulti all’I.C. Recupero
Data: Mercoledì, 12 maggio 2010 ore 06:00:00 CEST Argomento: Redazione
I SINDACATI SOTTOLINEANO L’ILLEGITTIMITA’ DEL TAGLIO ORGANICO DOCENTI
DEI CENTRI TERRITORIALI PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI OPERATO
DALL’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI CATANIA.
Oltre ottanta docenti hanno preso parte, martedì 11 maggio 2010,
all’incontro promosso dal Coordinamento dei Centri Territoriali per
l’Istruzione Adulti all’I.C. Recupero di Catania. Al dibattito, sono
intervenute quasi tutte le sigle sindacali invitate: Lillo Fasciana
(CGIL), Irene Tempera (Snals-Confsal), Vito Gennaro (Ugl), Anna Maria
Amato (Uil), Concetta Cavallaro (Gilda) e Giorgia Catania (Snals).
Gli stessi sindacati hanno tutti chiaramente ed all’unanimità
riconosciuto, pur se con toni ed approcci differenti, “L’assoluta
illegittimità del provvedimento col quale lo scorso 27 aprile 2010
l’Ufficio Scolastico Provinciale ha determinato i tagli negli organici
dei Centri Territoriali in totale contrasto con quanto scritto e
determinato dalla Circolare Ministeriale n.37 del 13 aprile 2010
(protocollo n.AOODIP/1228)”.
Questa Circolare, analizzata e letta ai partecipanti, riga per riga,
nelle parti salienti del suo contenuto determina e sancisce che in
merito all’istruzione degli adulti “… le dotazioni organiche dei Centri
Territoriali Permanenti rimangono confermate nelle attuali consistenze
e non possono sperare, in ciascuna realtà regionale le dotazioni
dell’organico di diritto dell’anno scolastico 2009/2010.
Nelle more dell’emanando regolamento che definirà l’assetto
organizzativo e didattico dei CPIA, in fase di avanzata definizione, i
docenti permangono in servizio presso i Centri Territoriali Permanenti
di titolarità”. “Se esiste una direttiva nazionale chiara,
evidentemente, quella va rispettata.
Non si possono fare differenziazioni territoriali o effettuare
applicazioni parziali della stessa. Per questo principio, pur
aspettando con ansia la riorganizzazione dei Centri Territoriali in
CPIA, siamo intenzionati a difendere i nostri diritti anche adendo le
vie legali contro l’Ufficio Scolastico Provinciale”, dichiara Gina
Calanna una delle docenti titolari nei CTP, individuata come “perdente
posto”.
“In questo Paese non esiste più un idea di scuola – ha precisato
l’assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania Sebastiano
Arcidiacono, anch’egli appartenente alla categoria degli insegnanti,
che è intervenuto al dibattito, solidarizzando più volte con i docenti
e prendendo più volte la parola – Si operano tagli scellerati che
avranno ricadute pesantissime sul sociale per i prossimi trent’anni dal
momento che ai ragazzi a cui viene negata un’opportunità culturale non
resta che la strada o l’emarginazione”.
“Questa sottrazione di posti equivale ad un vero e proprio attacco allo
stesso sistema della formazione degli adulti – ha dichiarato senza
mezzi termini, Emanuela Deganello, preside dell’Istituto Comprensivo
“Recupero” che ha ospitato l’evento –Non vedo un attacco alle singole
persone ma il vero e proprio smantellamento di una intera struttura
alla quale viene dato un “valore” di scuola di serie inferiore.
All’interno dei Centri Territoriali che si evolveranno presto in CPIA
questo è l’orientamento: depauperare per non garantire. Non interessa
più, evidentemente, offrire chances agli adulti desiderosi di
apprendere o ai tanti extra comunitari che, con serietà e talvolta
enormi sacrifici, desiderano integrarsi con il Paese ospitante partendo
dall’apprendimento della lingua.
Qui all’Istituto Comprensivo Recupero di Catania, io conto ben 1.750
persone l’anno che, iscrivendosi, desiderano partecipare ad un’ultima
occasione di fare cultura e promozione umana. Se consideriamo che
esistono 14 Centri Territoriali nella sola provincia etnea potete ben
capire come i numeri siano considerevoli e come, tagliando gli
organici, si finirà col tagliare o far scomparire anche il servizio”.
“Il provvedimento dell’Ufficio Scolastico Provinciale è chiaramente
illegittimo ed in contrasto con quanto disposto dal MIUR – ha ripreso
nel suo intervento Lillo Fasciana, segretario provinciale della CGIL -
per questo noi rappresentanti di tutte le sigle sindacali convenute
avevamo prodotto e sottoscritto già in anticipo rispetto all’incontro
odierno, lo scorso 4 maggio 2010, un documento che stigmatizza e si
oppone a quanto disposto dallo stesso USP alla fine di aprile.
L’obiettivo è, chiaramente, tenere aperta la finestra di dialogo, e
risolvere la questione in tutta celerità e senza bisogno di ulteriori
prese di posizioni. Per questo motivo esortiamo una immediata e logica
soluzione del problema ma, qualora non si possa o non si volesse
tutelare i diritti degli insegnanti perdenti posto, siamo già disposti
a battagliare tramite scioperi che auspichiamo vedano partecipare uniti
e compatti gli operatori scolastici”.
All’incontro non era presente, seppur formalmente invitato, il
dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Catania, Raffaele
Zanoli, o un suo rappresentante.
Il dottor Zanoli ha fatto pervenire una sua nota nella quale specifica
di apprendere solo da un articolo pubblicato sulla “La Sicilia” di non
aver ricevuto alcuna comunicazione relativa all’incontro. Ma la
sussistenza del fax inviato al suo ufficio dagli organizzatori, con
ricevuta del 07/05/2010, ore 19.14, smentisce totalmente questa
affermazione.
Mari Miccichè
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