Sciopero scrutini finali? No grazie L'opinione di Libero Tassella
Data: Martedì, 11 maggio 2010 ore 01:36:36 CEST Argomento: Opinioni
Lo sciopero degli scrutini è uno sciopero che divide, che
non avrebbe nessun clamore mediatico, che farebbe gioire solo il
governo e la Gelmini che potrebbe far annunciare sulle reti televisive
e sulla stampa le percentuali minimali dello sciopero o,o e qualcosa,
un boomerang; mi rendo conto che un soggetto politico abbia necessità
d’apparire, ma si deve pur rendere conto che non può farlo danneggiando
la categoria e mesi di mobilitazione semmai strumentalizzando una parte
delle organizzazioni dei precari della scuola. Oggi lo sciopero degli
scrutini è inattuale, non siamo alla fine degli anni Ottanta e di
questo bisogna prenderne atto.
Libero Tassella (
libero.tassella@fastwebnet.it)
Mi auguro che si rinsavisca ( ma non credo), ma soprattutto che i
movimenti dei precari e gli insegnanti a tempo indeterminato possano
programmare qualcosa di eclatante a Roma, insieme alla flc CGIL e ad
altri sindacati in una ritrovata e possibile unità sindacale; un
girotondo intorno al Colosseo, non c'è monumento più significativo per
l'occasione, il riferimento è ai tagli e ai precari; richiamando
l’attenzione di tutta la società civile italiana ( c'è ancora?)
compresa la stampa italiana ed estera sul massacro in Italia della
scuola Statale. Il giorno naturalmente dovrebbe essere quello degli
inizi degli esami di Stato, il giorno dell’italiano scritto, è il
giorno in cui i media riservano più attenzione alla scuola.L’occasione
per celebrare il carattere unitario e nazionale dell’istruzione
pubblica statale contro la politica dei tagli e della dimissione della
scuola pubblica statale. Alla manifestazione si potrebbe invitare
ufficialmente il Presidente della Repubblica, quale garante della
Costituzione e dell’Unità del nostro paese a fronte dei tentativi di
uno squallido e rozzo federalismo scolastico, sponsorizzato dalla Lega
e che sarà imposto alle altre forze di governo, nulla vieta di invitare
anche le altre due massime cariche dello Stato il presidente di Camera
e Senato.
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