Adiconsum. Tetto di spesa per i libri di testo e tasse scolastiche
Data: Sabato, 08 maggio 2010 ore 23:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
La definizione dei tetti, infatti, ha un triplice effetto:
vincolare la scuola a scegliere i libri di testo con responsabilità,
verificandone in primis la qualità e il rapporto qualità-prezzo;
permettere un controllo del Ministero sull’operato delle scuole, che
comunque operano le proprie scelte in piena autonomia; dare
un’indicazione alle famiglie dei costi da affrontare, permettendo loro
di pianificare al meglio le spese a medio e lungo termine.
Adiconsum consiglia di effettuare il versamento tramite bollettino
postale o sul conto corrente bancario della scuola specificando
chiaramente nella causale che si tratta di “erogazione liberale
finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa o edilizia
scolastica o innovazione tecnologica”, così quei soldi entreranno
vincolati in bilancio e potranno essere utilizzati esclusivamente a
favore dei ragazzi e della didattica.
I libri di testo rappresentano
una voce importante nel bilancio delle famiglie italiane relativo
all’educazione dei figli. Proprio in questi giorni, tra l’altro, i
consigli di classe delle scuole stanno definendo la scelta dei libri di
testo per il prossimo anno.
Ma c’è un problema: al momento il Ministero della Pubblica
Istruzione, che negli anni passati entro aprile pubblicava i tetti di
spesa, non ha provveduto alla loro determinazione.
La non definizione da parte del Ministero può rivelarsi, ad
avviso di Adiconsum, un ulteriore carico di spesa per le famiglie.
La definizione dei tetti, infatti, ha un triplice effetto: vincolare la
scuola a scegliere i libri di testo con responsabilità, verificandone
in primis la qualità e il rapporto qualità-prezzo; permettere un
controllo del Ministero sull’operato delle scuole, che comunque operano
le proprie scelte in piena autonomia; dare un’indicazione alle famiglie
dei costi da affrontare, permettendo loro di pianificare al meglio le
spese a medio e lungo termine.
Tutto questo in virtù di un migliore rapporto
Ministero-scuola-famiglie.
Famiglie sempre più chiamate in causa dalle scuole a partecipare
economicamente alla gestione di spese non sempre attinenti alla
qualificazione dei percorsi didattici.
Contributi che le scuole sono state legittimate a chiedere anche
quest’anno e che ormai si aggirano tra i 150 e i 300 euro a figlio. Per
altro, tali richieste spesso vengono consegnate alle famiglie allegate
al modulo di iscrizione e se non provvedono al versamento vengono
prontamente sollecitate a farlo, pena il non accoglimento della domanda
di iscrizione.
La mancanza dei tetti di spesa, in aggiunta alla richiesta da parte
delle scuole di contributi “obbligatori” mette a rischio molte
famiglie, già provate dalla crisi.
Non solo. Quest’anno i contributi possono essere raccolti in fondi non
vincolati allo svolgimento di attività scolastiche (es. per progetti,
laboratori ecc.) con il rischio quindi, che i soldi versati dalle
famiglie possano essere utilizzati per pagare stipendi, straordinari o
eventuali prestazioni extrascolastiche.
Come ovviare a questo problema?
Adiconsum consiglia di effettuare il versamento tramite bollettino
postale o sul conto corrente bancario della scuola specificando
chiaramente nella causale che si tratta di “erogazione liberale
finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa o edilizia
scolastica o innovazione tecnologica”, così quei soldi entreranno
vincolati in bilancio e potranno essere utilizzati esclusivamente a
favore dei ragazzi e della didattica.
In questo modo il genitore ottiene anche il vantaggio di poter detrarre
quella cifra dalla dichiarazione dei redditi.
È, inoltre, possibile esigere copia dei bilanci preventivi e consuntivi
dell’istituto scolastico al fine di saper come vengono spesi i soldi
versati dalle famiglie.
Adiconsum chiede al Ministero un maggiore controllo in merito e ricorda
che sul sito www.adiconsum.it è attivo uno “Sportello scuola” per
segnalare comportamenti scorretti o chiedere informazioni, dove è
possibile scaricare gratuitamente guide sull’adozione dei libri
scolastici e sulle tasse e contributi scolastici.
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