Colpo Basso dell’Ufficio Scolastico Provinciale di catania sugli organici dei Centri Territoriali pe
Data: Sabato, 08 maggio 2010 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Redazione


CTPUna manovra furtiva, fatta nella notte, a questo fa pensare il drammatico taglio, operato dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Catania sugli organici della scuola primaria e in particolare sui Centri Territoriali per l’Istruzione per gli Adulti della Provincia etnea.
Contravvenendo totalmente alla Circolare Ministeriale N. 37 del 13 aprile 2010 (di soltanto un paio di settimane prima) che ribadiva senza possibilità di errate interpretazioni che “… per l’anno scolastico 2010/2011 le dotazioni organiche dei Centri Territoriali Permanenti per l’Istruzione degli Adulti rimangono confermate nelle attuali consistenze e non possono superare, in ciascuna realtà regionale, le dotazioni dell’organico di diritto dell’anno scolastico 2009/2010 (…)”, in data 27 aprile, una mail alle scuole etnee proveniente dal Settore scuola primaria e infanzia a firma del funzionario amministrativo Carmela Mirone, imponeva alle scuole l’immediata individuazione dei docenti in soprannumero oltre che nella scuola primaria anche nei Centri Territoriali con la motivazione che “considerati i pesanti tagli di organico per la Scuola primaria della Provincia di Catania la scrivente ha dovuto ridurre anche i posti sui Centri territoriali per l’istruzione degli adulti (…)”.
Ma la discutibilità della manovra effettuata via mail non finisce qui: si impone che le domande di soprannumerarietà dei docenti siano presentate “brevi manu entro e non oltre le ore 15 del 29 aprile 2010”.
Ma le scuole hanno ricevuto la comunicazione da parte dell’USP solo nel pomeriggio del 27 aprile e ai più di 250 docenti sopranumerari la notifica di soprannumerarietà è arrivata il 28 aprile o, addirittura, il giorno stesso della scadenza.
Il tutto in barba a ogni rispetto dei termini di notifica e di scadenza previsti dalla legge. Al momento, i docenti che, dall’oggi al domani, si sono scoperti perdenti posto nei Centri territoriali hanno già presentato una formale diffida all’Ufficio Provinciale di Catania, affinché sia disposto l’immediato annullamento del provvedimento e si preparano a presentare ricorso innanzi alle magistrature competenti.
D’altra parte viene contestato all’USP, oltre la contravvenzione di una Circolare del Ministero, la riduzione arbitraria degli organici dei Centri territoriali fatta non in base a un effettivo riscontro sui numeri degli iscritti e su eventuali esuberi di personale ma solo con la motivazione, messa nero su bianco dallo stesso USP, di cercare di tappare alla meno peggio i drammatici buchi di personale che si verranno a creare nella scuola primaria.
Una manovra che è molto lontana dalla riorganizzazione organica e razionale dei CTP attesa da anni e che ha il sapore dell’ennesimo atto arraffazzonato di chi ha in mano una coperta troppo corta che comunque la si tiri lascia inevitabilmente qualcosa di scoperto. Eppure sono anni, e diverse legislature, che alla VII Commissione della Camera si discute, con evidente spreco di denaro e di sottocommissioni, la riorganizzazione dei Centri Territoriali.
Il Decreto Ministeriale del 25 Ottobre del 2007 fissava entro l’anno scolastico 2008/2009 il termine ultimo per la riforma dei Centri Territoriali, ma, di anno in anno, il provvedimento è slittato. Adesso i ritardi del Ministero vengono scaricati e fatti pagare ai docenti.

Marco Spampinato
sottoilvulcanoltd@libero.it





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