I.P.S.S.A.R. Nicolosi (Catania): stop a nuove adozioni. Assenti i programmi Miur
Data: Mercoledì, 05 maggio 2010 ore 07:57:37 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


COMUNICATO
A  seguito dell’allegata mozione, è stata convocata dall’R.S.U. dell’Istituto un’assemblea di tutti i lavoratori dell’I.P.S.S.A.R. .
Nel corso della stessa i partecipanti sono stati messi a conoscenza che la mozione è stata sottoscritta dalla maggioranza dei docenti; inoltre nel corso delle riunioni dei dipartimenti tenutosi in data 03/05/2010 è stato deliberato a maggioranza assoluta di non procedere a nuove adozioni di libri di testo per il successivo a.s., in quanto da parte degli organi preposti non è stata data alcuna indicazione ufficiale circa i nuovi programmi disciplinari della riforma in atto che è ancora priva di qualsivoglia decreto attuativo.
Segue copia delle adesioni a tali documenti sottoscritta dai docenti.
Nicolosi 04/05/2010

MOZIONE DELL’I.P.S.S.A.R. DI NICOLOSI CONTRO “LA RIFORMA GELMINI”
I docenti dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Nicolosi riuniti in assemblea autogestita il 16/04/2010 presso i locali dello stesso Istituto di via Gemmellaro,  propongono la seguente mozione:
Questa riforma ci viene imposta non tenendo conto di alcuna indicazione proveniente dalla classe docente che in nessuna fase è mai stata chiamata al confronto. Essa nasce, si sviluppa e viene scandita da aberranti logiche di carattere economico-finanziario- di bilancio.
Se l’obiettivo della riforma fosse stato realmente di natura didattica  si sarebbero prima dovuti rivedere i programmi ministeriali e successivamente provvedere all’adeguamento dei quadri orario alla nuova missione pedagogica della scuola.
Pertanto, a sostegno di tale tesi, si ritiene che tale riforma sia esclusivamente un taglio indiscriminato del bilancio di un servizio fondamentale in qualsivoglia  altra nazione civile: l’istruzione.
In questa prospettiva si inserisce la discutibile pretesa di avviare le iscrizioni per l’a. s. 2010/2011 senza aspettare che il decreto legge fosse firmato e che i decreti attuativi fossero pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Tutto ciò sta costringendo i genitori a iscrivere i loro figli a corsi di studi superiori senza avere alcuna consapevolezza del percorso formativo al quale verranno avviati.
 La confusione regna sovrana per quanto attiene l’attivazione degli insegnamenti facoltativi attraverso l’uso della quota di autonomia da parte delle singole istituzioni scolastiche. Giova a tal proposito ricordare che tale incertezza rischia di provocare una vera e propria “guerra fra poveri”, tanto nella inevitabile lotta tra docenti delle diverse discipline, quanto fra le stesse istituzioni scolastiche.
A tal fine:
•    poiché la riforma non ha origine da alcuna modifica della logica didattico - pedagogica attualmente in essere, ma risulta chiaro che la riduzione del monte ore settimanale è dettata esclusivamente da esigenze di bilancio;
•    poiché l’incremento del numero di alunni per classe, ivi compresi alunni diversabili, contestualmente alla pesante riduzione oraria determinano un notevole abbassamento della qualità della formazione didattica di ciascun allievo;
•    poiché sarà fortemente penalizzato tutto il corpo docente della scuola e già dal prossimo A.S. è previsto un consistente numero di docenti soprannumerari, determinando di conseguenza la scomparsa per sempre dal circuito lavorativo dei precari che fino ad oggi hanno contribuito a garantire una puntuale erogazione del servizio scolastico;
•    poiché si contesta la validità delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico avvenute in difetto di adeguata normativa di riferimento;
•    poiché l’applicazione di una siffatta “riforma” non è altro che un ritorno al passato, un passato in cui il diritto allo studio era esigibile solo per gli appartenenti alle categorie sociali più forti, mentre ai deboli era consentita solo una bassa manovalanza alimentata dall’ignoranza;
si chiede all’assemblea il  DISSENSO dai contenuti di tale riforma , il BLOCCO della sua attuazione .  e contestualmente  l’approvazione delle seguenti proposte:

1.    promuovere attività d’informazione con gli studenti e le famiglie;
2.    aderire al coordinamento provinciale composto da delegati delle varie scuole della provincia ed esponenti del Coordinamento Precari Scuola;
3.    boicottare l’adozione dei nuovi libri di testo in occasione delle prossime riunioni per dipartimento;
4.    intraprendere iniziative che  coinvolgano gli studenti, i genitori e le forze politiche che amministrano il Comune, la Provincia e la Regione.
5.     continuare ad accettare iscrizioni sulla base dei vecchi ordinamenti e su ciò, calcolare l’organico    di diritto dell’ istituzione scolastica. 
Nicolosi lì 16/04/2010                                                                                         







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