Regole sulle assenze: non possono essere modificate dalle Regioni
Data: Mercoledì, 05 maggio 2010 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Per il periodo in cui la legge regionale è stata applicata, e cioè per poco più di un anno, i dipendenti pubblici valdostani (e quindi anche gli insegnanti) hanno goduto di un trattamento più favorevole in caso di malattia: per esempio le visite fiscali sono state disposte quasi solo per assenze superiori a 10 giorni (per assenze di durata inferiore la Regione aveva previsto la facoltatività); diverse anche le fasce orario di reperibilità: dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Persino la riduzione sulla retribuzione è stata applicata in modo diverso: la legge regionale, infatti, prevedeva che questo aspetto venisse demandato alla contrattazione
integrativa.
L’articolo 3 della stessa legge ha consentito al personale in servizio presso la Regione di chiedere l’esonero dal servizio nel caso in cui avesse maturato i 40 anni di contribuzione nei tre anni precedenti (in pratica la legge ha concesso di fatto una sorta di “bonus” a tutti i dipendenti pubblici valdostani).
La Corte ha argomentato che le Regioni, neppure quelle a statuto speciale, possono legiferare su materie che attengono la competenza esclusiva dello Stato.
Senza considerare – aggiunge la Consulta – che consentire alle Regioni di modificare norme che attengono il rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti creerebbe evidenti disparità di trattamento, in violazione anche ad altri principi costituzionali.
La Corte Costituzionale non ha impiegato molto tempo per esprimersi sulla questione (molto spesso l’esame delle norme contestate dura anche due o tre anni, mentre in questo caso sono bastati 12 mesi), segno evidente che i supremi giudici non hanno avuto molti dubbi e si sono trovati facilmente d’accordo nell’accogliere il ricorso del Governo contro la legge regionale.
Il Ministro Brunetta ha già fatto sapere che se altre regioni dovessero seguire la strada della Valle d’Aosta saranno immediatamente bloccate.
Nessun commento, per ora, da parte delle organizzazioni sindacali che, al contrario, un anno fa avevano mostrato di apprezzare la legge regionale per l’effetto di attenuazione delle norme del ministro Brunetta. di R. P

da www.latecnicadellascuola.it







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