COBAS, VERSO SCIOPERO SCRUTINI
Data: Martedì, 04 maggio 2010 ore 07:34:58 CEST
Argomento: Comunicati


Docenti e ATA sciopereranno per l’intera giornata, non svolgendo scrutini ne’ altra attivita’, il 7-8 giugno nelle regioni Emilia-Romagna, Calabria e nella Provincia di Trento; il 10-11 giugno nelle regioni Marche, Puglia e Veneto; l’11 e 12 giugno in Sardegna e Umbria; il 14-15 giuno in tutte le altre regioni e nella Provincia di Bolzano. Lo si legge in una nota dei Cobas in cui il portavoce nazionale Piero Bernocchi spiega: “abbiamo abbondantemente documentato la perfetta legalita’, malgrado la anticostituzionale legge 146/’90 abbia pesantemente ridotto il diritto di scioperare, dello sciopero durante gli scrutini finali fino a due giorni consecutivi, con l’esclusione delle classi terminali”. (AGI)

Dunque, docenti e Ata scioperanno insieme ai Cobas. “E’ importantissimo ricordare che e’ invece illegale svolgere scrutini prima della fine delle lezioni - precisa Bernocchi - regolata da un calendario scolastico che stabilisce il termine di esse in maniera differenziata, nell’arco di una settimana, a seconda delle regioni: solo dopo tale fine si possono iniziare gli scrutini. Altrettanto illegale e’ spostare date di scrutini, gia’ stabilite correttamente dopo la fine delle lezioni, al fine di vanificare lo sciopero. Percio’ abbiamo inviato alle istituzioni scolastiche e alle amministrazioni una diffida ai capi di istituto, affinche’ non violino le leggi sui punti citati. Se cio’ dovesse avvenire, i Cobas denunceranno i responsabili degli scrutini fuorilegge: cosi’ come faremo nel caso qualche preside effettuasse la sostituzione dei docenti in sciopero, altra attivita’ illegale. Ad ogni docente ed ATA e’ richiesto un giorno di sciopero, scelto in modo da bloccare il maggior numero di scrutini: invitiamo colleghi/e a organizzare nelle scuole una “cassa comune” per dividere l’onere della trattenuta, che sara’ dell’intera giornata, essendo sufficiente un solo scioperante a bloccare lo scrutinio. Sottolineiamo poi che cio’ che eventualmente succedera’ dopo i due giorni di sciopero, verra’ deciso insieme al movimento dei precari e ai docenti ed ATA che parteciperanno alla lotta, dato che la prosecuzione dello sciopero comporterebbe una responsabilita’ individuale amministrativa ed economica che andra’ valutata in base all’incidenza dello sciopero. Ricordiamo infine - conclude Bernocchi - che lo sciopero e’ convocato per cancellare i 41 mila tagli di posti di lavoro di docenti ed Ata; l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e; massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli istituti allo stremo per carenza di risorse; il ritiro della riforma delle superiori e delle proposte di legge Aprea-Goisis e del decreto Brunetta; la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea”. (AGI) Red/Pat

(AGI) - “Ad ogni docente ed ATA e’ richiesto un giorno di sciopero, scelto in modo da bloccare il maggior numero di scrutini: invitiamo colleghi/e a organizzare nelle scuole una ‘cassa comune’ per dividere l’onere della trattenuta, che sara’ dell’intera giornata, essendo sufficiente un solo scioperante a bloccare lo scrutinio”, precisa Bernocchi. “Sottolineiamo poi che cio’ che eventualmente succedera’ dopo i due giorni di sciopero, verra’ deciso insieme al movimento dei precari e ai docenti ed ATA che parteciperanno alla lotta, dato che la prosecuzione dello sciopero comporterebbe una responsabilita’ individuale amministrativa ed economica che andra’ valutata in base all’incidenza dello sciopero. Ricordiamo infine - conclude Bernocchi - che lo sciopero e’ convocato per cancellare i 41 mila tagli di posti di lavoro di docenti ed Ata; l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e; massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli istituti allo stremo per carenza di risorse; il ritiro della riforma delle superiori e delle proposte di legge Aprea-Goisis e del decreto Brunetta; la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea”. (AGI) Red/Pat







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