MIUR:TETTO 30% ALUNNI STRANIERI RISPETTATO! FLC: Numeri in libertà!
Data: Sabato, 01 maggio 2010 ore 06:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
''In tutti gli istituti italiani l'indicazione del Miur
tesa ad una piu' completa integrazione tra alunni stranieri e italiani
nelle scuole e' stata rigidamente rispettata consentendo solo in
realta' specifiche la concessione di deroghe''. Questo il comunicato
del Mir.
Ecco invece cosa dice la Flc-Cgil:Provvedimento del tetto del 30%,
numeri in libertà dal Ministero dell'Istruzione.Cifre in assoluta
libertà, senza possibilità di riscontro alcuno.
È più di un mese che chiediamo al ministero di fornirci i dati
sull'inserimento degli alunni immigrati e solo nell'incontro di oggi,
tenutosi durante il sit-in di protesta davanti al Ministero, ci è stato
comunicato che il MIUR possiede quelli della scuola primaria; i dati,
però, non ce li hanno forniti.
redazione@aetnanet.org
Invece è stato emanato un comunicato stampa che riporta alcuni numeri
relativi ad alcune regioni, senza specificazione dell'ordine di scuola
a cui si riferiscono e citando alcuni esempi francamente scarsamente
credibili.
“In Lombardia ben l'84% delle scuole rispetterà il provvedimento…”
Questo vuol dire che delle oltre 7000 sedi scolastiche esistenti, circa
6000 rispetteranno il tetto. Lo hanno rispettato o lo rispetteranno? Si
tratta di scuole o si tratta di classi? E che fine hanno fatto gli
alunni la cui iscrizione sia eventualmente stata rifiutata?
E perché in Lombardia il tetto è rispettato nell'84% dei casi ed in
Piemonte solo dal 48%?
Che si tratti di pura propaganda di basso livello, ce lo dicono proprio
i numeri.
In Lombardia le classi che tra scuola primaria e scuola secondaria
superavano il 30% alunni senza cittadinanza italiana erano 641, mentre
in Piemonte (continuiamo a riferirci solo a questi due esempi) erano
390.
Che senso hanno allora i numeri (riguardano migliaia di scuole o
classi) che dà il Ministro Gelmini?
Al fondo del primo comunicato stampa che il MIUR ha diffuso c'era
scritto: “Il provvedimento vuole migliorare non solo i rapporti tra
cittadini stranieri e italiani, ma anche favorire la didattica
scolastica e la formazione di classi ghetto con soli alunni stranieri”.
Anche se il refuso freudiano è stato successivamente corretto, noi
continuiamo a ribadire che il tetto del 30% alla presenza di alunni
privi di cittadinanza italiana rappresenta una misura insensata dal
punto di vista pedagogico e didattico e favorisce lo sviluppo di una
formazione sociale delle future generazioni dominata da sentimenti
xenofobi e razzisti.
Roma, 30 aprile 2010
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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Ufficio Stampa
Roma, 30 aprile 2010
Miur rende noti i primi dati ufficiali sul tetto del 30% per gli
studenti stranieri nelle classi
Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca rende noti
i primi dati sul provvedimento del tetto al 30% che sarà operativo a
partire dal prossimo anno scolastico. In tutti gli istituti italiani
l’indicazione del Miur tesa ad una più completa integrazione tra alunni
stranieri e italiani nelle scuole è stata rigidamente rispettata
consentendo solo in realtà specifiche la concessione di deroghe.
Esse sono state consentite dal Ministero solo nei casi in cui le
scuole, attraverso l’aiuto della Direzione regionale, hanno attivato
forme di sostegno come l’insegnamento della lingua italiana il
pomeriggio e altre iniziative tese alla conoscenza della nostra cultura
e negli istituti dove la maggioranza degli stranieri frequentanti sono
nati in Italia e quindi già perfettamente a conoscenza della lingua.
Nel Lazio il tetto del 30% di presenza di alunni stranieri nelle classi
è stato ampiamente rispettato ad eccezione di sei scuole (a cui sono
state concesse deroghe).
In Toscana solo a due istituti delle provincia di Prato sarà consentito
di superare la soglia indicata dal Miur. In Lombardia ben l’84% delle
scuole rispetterà il provvedimento consentendo una più equilibrata
distribuzione di alunni stranieri. In Friuli il tetto verrà rispettato
in tutte le scuole eccetto in due.
Nel Piemonte 1.990 scuole hanno adottato il provvedimento e 20
otterranno una deroga come previsto dalla normativa.
La decisione di stabilire un tetto del 30% di alunni non italiani per
classe si conferma come il primo passo di una vera integrazione a
partire dai più piccoli tesa di fatto all’accoglienza. Il provvedimento
vuole migliorare non solo i rapporti tra cittadini stranieri e
italiani, ma anche favorire la didattica scolastica ed evitare la
formazione di classi ghetto con soli alunni stranieri.
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