Scuola e resistenza
Data: Venerdì, 30 aprile 2010 ore 08:15:00 CEST Argomento: Opinioni
E se avesse ragione la
Lega nel voler regionalizzare la scuola e le graduatorie dei docenti?
E se fosse giusto il ragionamento che sta alla base della proposta
leghista di guardare innanzitutto la residenza dei lavoratori della
scuola?
E se fossero vere le idee dei leghisti?
L’umanità non avrebbe conosciuto l’energia atomica, non avrebbe saputo
della fissione nucleare, non avrebbe conosciuto la teoria della
relatività, non avrebbe conosciuto l’energia elettrica, non avrebbe
conosciuto la teoria evoluzionista della specie, non avrebbe avuto le
meraviglie della Cappella Sistina e della Cupola di S. Pietro, e chissà
quante altre cose non avrebbe conosciuto…forse l’uomo sarebbe ancora a
scavare nelle caverne ed “a dipingersi la faccia di blu”.
Perché?
E perché il tedesco Einstein e l’italiano Fermi che cosa ci facevano in
America, e Darwin che cosa ci faceva in giro per il mondo, e il
fiorentino Michelangelo che cosa ci faceva a Roma alla corte di Giulio
II?
Perché non restavano a lavorare nelle scuole e nelle botteghe del loro
paese di residenza?
La storia del mondo si fonda sulla “mobilità e sull’ emigrazione”.
Gli uomini da sempre hanno viaggiato per amore, per divertimento, per
lavoro, per conoscere, per scoprire, per vivere.
Anche il povero Bossi forse non avrebbe neppure trovato l’anima gemella
se fossero prevalse le sue strampalate idee…
La verità è che dall’idea di “regionalizzare” la scuola che affiora
tutta la bassezza e lo squallore culturale e morale della Lega e del
Governo Berlusconi.
Noi siamo, innanzitutto, il come non il dove; siamo l’essere non
l’avere; siamo cuore e ragione non i piedi; siamo la sostanza non la
residenza.
E noi docenti, classe dirigente ed educatori delle future generazioni,
dobbiamo affermare i valori della ricerca, dello scambio culturale,
della mobilità sociale, della socialità e della solidarietà a
cominciare dalle nostre cattedre, dai nostri registri personali, con le
lezioni di storia, di scienze, di diritto, di matematica.
Giorno per giorno, lezione per lezione, nella quotidianità, nella
normalità, nella nostra piccola e vivace aula scolastica.
Questo è il nostro convincimento, il nostro obiettivo, la meta ultima
della nostra “programmazione”: tradurre le parole, i gesti, gli esempi
in valori spendibili per il futuro dei nostri ragazzi.
L’altro pomeriggio davanti la finestra del mio appartamento mi sono
accorto che anche qui a Brescia i tuoni hanno la stessa voce, lo stesso
suono di quelli della mia lontana terra di Sicilia, non hanno mica
chiesto il permesso a Bossi di…squarciare beati il cielo lumbard…
E guardano forse alla residenza le rondini quando, al soffio del vento
caldo, migrano in cerca di ristoro…come il buon senso e la ragione che
volano di bocca in bocca in attesa…solo di persone intelligenti.
Angelo
Battiato (nostro inviato
speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it
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