I PRECARI SCUOLA e PEPPINO IMPASTATO
Data: Giovedì, 29 aprile 2010 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO
Programma Sabato 8 maggio: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum LAVORO
La giornata è divisa in tre aree: MIGRANTI - LAVORO PRECARIO - RESISTENZA OPERAIA
Dall'analisi si passerà, poi, alle testimonianze dirette dei soggetti che quotidianamente si oppongono alla crisi nei loro posti di lavoro.
Testimonianze di: Barbara Evola e Luigi Del Prete - Precari scuola

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I PRECARI SCUOLA e PEPPINO IMPASTATO

“E venne da noi un adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose, alla nostra giovinezza consunta nel paese e nei bordelli. Non disse una sola parola nè fece gesto alcuno: questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.
Peppino Impastato

Lottare per una scuola pubblica di qualità, laica e democratica, non è altro che aspirare ad un “spazio” capace di cogliere le specificità di ogni “adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose” con costruire un percorso di condivisione delle peculiarità nell’alterità non dell’incontro, ma dello scambio. Esiste altro luogo in cui le questioni fondamentali del nostro tempo: migranti, senza casa, disagio giovanile, sperequazione sociale, periferie, legalità, convivenza civile e diritti degli omosessuali, sono tutte presenti in una contemporaneità spiazzante e allo steso tempo desolante? La scuola quotidiana, in cui ogni giorno si incontrano alunni, insegnanti, genitori, padri e figli, non è il luogo per antonomasia in cui si mescolano “fisicamente” tutte le “marginalità costrette” del nostro tempo? La scuola come “edificio” e la classe come “stanza” sono l’unica dimensione reale del nostro sociale in cui si incrociano i drammi delle nostre emarginazzioni, non sotto forma di tematiche astratte, ma come corpi vivi che si pongono dinanzi a noi spogliati di ogni filosofia, antropologia, sociologia e religiosità sia laica sia cristiana. La scuola, per la presenza contemporanea dell’insegnante-genitore, dell’alunno-figlio e del genitore-lavoratore, rappresenta il microcosmo più fedele della società, il banco di prova di ogni ipotesi di comunità, il luogo in cui si creano le condizioni dell’incontro e dell’integrazione, dello scambio culturale e della formazione al lavoro, della costruzione di speranza e dell’acquisizione di senso esistenziale.
Noi “precari in lotta” crediamo che il mondo della scuola per troppo tempo sia stato “solo” spettatore del Forum Sociale Antimafia, che ancora oggi continui a guardare Cinisi e Peppino come luoghi lontani in cui portare scolaresche come in un viaggio della memoria. Peppino Impostato, come Danilo Dolci, è stato ignorato dall’educazione pubblica, ed anche nel momento della “riscoperta” si è deciso di mitizzarlo come “santo laico” disinnescando la sua forza rivoluzionaria e la sua moralità eversiva.
Peppino deve “stare” nelle scuole con il suo essere uomo, comunista e figlio; le sue lotte erano e sono la “scuola” nella sua quotidianità, la sua vita antimafia è un patrimonio di battaglie, speranze, sogni e aspirazioni che non possono essere dilapidati in vuoti formalismi memorialisti. Crediamo fortemente nella cultura in quanto generatrice di criticità e sensibilità, nella sua possibilità di arginare attraverso l’analisi e la comprensione del reale l’avanzata del qualunquismo e del conformismo, nella sua prerogativa di “strumento” d’azione concreto nella società e per la società. Il Forum Sociale Antimafia è “il luogo” in cui raccontare le storie di tutti i lavoratori della scuola precari e disoccupati che spendono la loro vita per riconquistarsi il diritto al futuro per sé e per i loro figli, in cui continuare a narrare di tutti gli insegnanti che alzano la voce e “muovono” le loro parole per combattere lo strapotere economico delle mafie, in cui dare forza alle proteste di coloro che credono che la scuola sia ancora l’ultimo baluardo a difesa della legalità e della dignità del lavoro.
I nostri corpi-alunni hanno voglia di essere ascoltati, i loro silenzi ci raccontano la violenza delle periferie, l’emarginazione della migrazione, la solitudine della diversità e le tragedie familiari del lavoro; poiché pensiamo che la scuola sia ancora il luogo in cui educare allo sdegno e alla speranza creando cittadini liberi e vivi, noi continueremo ad ascoltare perché: “questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.

PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO

Programma Sabato 8 maggio: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum LAVORO
La giornata è divisa in tre aree: MIGRANTI - LAVORO PRECARIO - RESISTENZA OPERAIA
Moderatore: Fabrizio Fasulo.
Si comincia con approfondimenti sul lavoro dei migranti in un quadro ampio che interconnette gli interessi mafiosi allo sfruttamento del lavoro nero. Approfondimenti di:
Fulvio Vassallo: "Sicilia da terra di sbarco a terra di detenzione".
Marco Pirrone
Umberto Santino: "Globalizzazione e mafie".
Emilio Santoro: "Carcere e migrazioni".
Judith Gleitze: "Nuovi scenari dell'immigrazione in Sicilia".
Renato Franzitta: "Il collegato lavoro. La distruzione dell'art. 18".

Dall'analisi si passerà, poi, alle testimonianze dirette dei soggetti che quotidianamente si oppongono alla crisi nei loro posti di lavoro.
Testimonianze di:
Barbara Evola e Luigi Del Prete - Precari scuola
FIOM Termini Imerese
Flai CGIL - Michele Scifo
Francesco Piobbichi - Arancia Metalmeccanica
Rdb-Napoli
Si proietterà un video a cura del Laboratorio Zeta: "La terra (e)strema", una raccolta di immagini e racconti sul lavoro bracciantile dei migranti, sullo sfruttamento e le vessazioni del caporalato, una denuncia della totale assenza della protezione sindacale nelle campagne.

Conclusione del Prof. Alessandro Dal Lago







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