In uscita 'Vietato ai minori', diario estremo di Veronica Q
Data: Giovedì, 29 aprile 2010 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Redazione


"Si parla di noi solo quando succedono storie tragiche che si sentono in televisione e sembrano piovute dal nulla. Invece no, se succedono, significa che prima c'è stato qualcosa" dice Veronica Q, che appartiene a una famiglia dell'alta borghesia e frequenta il liceo classico. Per nulla stupita dalla notizia di questi giorni di una tredicenne pronta a offrire mms porno in cambio di ricariche telefoniche, sottolinea: "Non c'entrano i soldi. In fondo, anche a tredici anni, chi è che non si può fare una ricarica del cellulare? Certo, uno deve  chiedere i soldi ai suoi. Però io non penso nemmeno che si faccia solo per sesso. Secondo me è più un modo per  sentirsi  desiderati, al centro dell'attenzione. Probabilmente queste cose sono sempre esistite, anche prima dei telefonini. Ora è solo più facile".
 
"Anch'io, a volte, mi sono trovata - continua - senza saperlo in questi giri: uno manda un mms a un amico, che a sua volta lo manda a un altro amico e non si finisce più... La verità è che è bello sentirsi desiderate e uniche. Ti dà una sensazione di potere". Adolescente annoiata dalla vita, tanto da dire nella sua autobiografia "ho quasi quattordici anni e non so che farmene della mia vita...", Veronica spiega che i giovani vivono un forte senso di vuoto perché "spesso è il mondo a essere squallido e vuoto. Quello che racconto nel mio libro non è solo quello che penso io, ma tutti i miei amici e le mie amiche, molti ragazzi che conosco non hanno idea di cosa li aspetta".

E allora viene quasi naturale dire, come fa lei nel suo diario: "Della scuola non m'importa niente. M'importa dei ragazzi. M'importa di comprarmi le cose che mi piacciono. M'importa di andarmi a divertire e sentirmi invidiata". Cosa manca agli adolescenti e ai giovani in generale non lo sa ma può dire che a lei "è mancato un rapporto vero con i miei. Loro erano in crisi e mi hanno detto che non potevano occuparsi di me perché dovevano pensare alla loro situazione. Questo mi ha fatto sentire quasi un peso per loro. In più mi volevano in un certo modo, volevano una Veronica che non c'era più e non accettavano quella che ero".      

Con grande naturalezza racconta così in 'Vietato ai minori' le esperienze estreme di un'adolescente che ha divorato tutto. La sua vita da brava ragazza, cresciuta in una famiglia borghese, dura poco. Durante un viaggio in Inghilterra conosce il sesso estremo e poi con l'amica del cuore, la ribelle Viola che esibisce il suo corpo e fa del sesso senza limiti uno stile di vita, entra in un vortice di esperienze al confine. "Non sono andata a cercarle, ma a volte succede di ritrovarsi in  situazioni strane. Quando ci sei dentro magari non  sembrano nemmeno così estreme, anzi, le fai così, un po' per gioco, un po' per  provare; si va avanti per vedere che succede. E poi le cose si  complicano, e uno neanche se ne accorge..." spiega.

Raccontarsi in questo diario autobiografico in cui non nasconde di aver trascurato la scuola, speso senza controllo, aver vissuto di notte, fumato e bevuto, lasciando che sconosciuti di ogni età abusassero del suo corpo, la ha aiutata. "Mi è servito per capire un sacco di cose, per tirarmi fuori da quello che mi  era successo, per provare ad uscire da un periodo brutto della mia vita, fra casini coi genitori, con le amiche, a scuola...  Ho guardato a quell'anno, a quel che avevo fatto, a come mi sentivo vuota, e ho provato a pensare che potevo anche fare qualcosa di diverso".

da la scicilia.it







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