Scuola ed epilessia: molti i pregiudizi tra gli insegnanti -
Data: Martedì, 27 aprile 2010 ore 16:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Allarmante, ad esempio, la scarsissima conoscenza del modo più adeguato per intervenire in caso di crisi epilettica: il 64% degli insegnanti ha dichiarato infatti di ritenersi poco o per nulla in grado di intervenire in modo corretto; inoltre il 58% degli intervistati si comporterebbe in uno dei modi assolutamente sconsigliati, per esempio inserendo qualcosa in bocca o tenendo fermo il bambino. (Apcom)


Redazione


In realtà interventi di questo tipo potrebbero provocare lussazioni mandibolari, fratture dentarie e dolori muscolari intensi. Quasi il 70% ha dichiarato che, in caso di attacco epilettico in classe, chiamerebbe l'ambulanza, intervento da riservare soltanto a casi molto particolari.
Un altro dato abbastanza preoccupante che emerge da questa indagine è la segnalazione, da parte della maggioranza degli insegnanti intervistati, che ai bambini epilettici non può essere assicurata la giusta assistenza in orario scolastico: infatti il 67% dichiara di avere difficoltà nel somministrare farmaci antiepilettici durante la permanenza del bambino a scuola.
L'indagine della Lice ha anche messo in luce come gli insegnanti abbiano una visione erronea di quanto questa patologia incida sul rendimento del bambino a scuola: più del 40% ritiene che un bambino con epilessia abbia la necessità di un sostegno scolastico, mentre un insegnante su quattro ritiene che l'epilessia possa causare disturbi mentali e/o del comportamento.
Molto significativi anche i risultati sulla percezione dei limiti che l'epilessia pone alle attività quotidiane dei pazienti: quasi il 65% è dell'opinione che l'epilessia ponga importanti limitazioni alla guida degli autoveicoli; il 40% degli insegnanti ritiene che la patologia limiti l'attività lavorativa in generale; il 33% che l'epilessia ostacoli l'attività sportiva. A livello sociale, un insegnante su tre ritiene che l'epilessia possa rappresentare un impedimento al matrimonio e uno su quattro invece la reputa un serio ostacolo alla procreazione.
In Italia, quasi una persona su 100 è colpita da epilessia: si stima infatti che nel nostro Paese, l'epilessia interessi circa 500.000 persone, con 30.000 nuovi casi l'anno. L'epilessia è una malattia neurologica che si manifesta sotto forma di disturbi improvvisi e transitori, le cosiddette crisi, che dipendono da un'alterazione della funzionalità dei neuroni. Esistono crisi di entità e gravità differenti e la forma più conosciuta di crisi è quella convulsiva, comunemente definita come Grande Male. Le cause dell'epilessia sono molteplici, e possono variare da lesioni o malformazioni cerebrali fino a cause genetiche.







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