Dove vanno collocate le centrali nucleari? Tutti d’accordo per realizzarle ma mai nel proprio territorio.
Data: Lunedì, 26 aprile 2010 ore 11:24:22 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Nei Ragionamenti di Giusto bottaio da Firenze, di Giovan Battista Belli (1542), che riassumiamo sul filo della memoria, si può leggere di quando si candidò a sindaco e la sua richiesta di voti al popolo somiglia moltissimo alle propagande di alcuni partiti del terzo millennio che per governare sparano altrettante furbate.

Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org



Giusto Bottaio, quando si presentò alle elezioni per sindaco di un paese di cui scordiamo il nome, promise che avrebbe tolto la montagna di pietra che incombeva sui campi di molti contadini. Furono loro che gli portarono i voti, impietosendo i compaesani perché essi dissodavano ma alla prima pioggia ecco di nuovo sulle culture i massi dal monte che tutto danneggiavano. La promessa fu dunque accolta come una benedizione anche perché la solennizzò durante la messa domenicale, dopo la predica.
Eletto sindaco i contadini gli chiesero che adempisse la promessa. E lui, la domenica successiva, dopo che il prete ebbe terminata la sua predica, prese la parola dal pulpito. La pietraia, disse con la sicurezza del politico di razza, la mettiamo a nord del paese, in quella tal contrada. Ma i contadini che avevano terre da quelle parti gridarono all’inganno e qualcuno osò perfino parolacce in quel luogo santo. Allora, continuò, la mettiamo a sud. Ma le mogli e i figli dei contadini che avevano terreni a sud gli lanciarono invettive. La mettiamo a est? Ma anche su quella proposta volarono gli insulti.
Allora Giusto Bottaio, che era furbo come una taccola, disse che, se nessun altra contrada andava bene, era meglio che restasse dove si trovava. Fu così che la montagna di pietra rimase al suo posto e il bottaio sindaco.
Parabola significa, tarantola ballerina, nel senso che le centrali nucleari e le raltive scorie non le vuole nessuno, come i contadini della nostra parabola, mentre da qualche parte si devono pure mettere, come prezzo salato da pagare al cosiddetto sviluppo. Qualcuno magari ci farà le sue fortune politiche, promettendo una soluzione che comunque, pensiamo, farà danni.
PASQUALE ALMIRANTE







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