IL GOVERNO IGNORA IL TITOLO DI SPECIALIZZAZIONE ALL'INSEGNAMENTO?
Data: Domenica, 30 gennaio 2005 ore 06:10:00 CET
Argomento: Opinioni


IL GOVERNO IGNORA IL TITOLO DI SPECIALIZZAZIONE ALL'INSEGNAMENTO?

A.Na.Do.S.S. Associazione Nazionale
Docenti Specializzati e Specializzandi
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COMUNICATO STAMPA

Il Governo ignora il titolo di Specializzazione all'Insegnamento!

I docenti precari specializzati e specializzandi stigmatizzano la bozza di decreto attuativo dell’art. 5 della legge delega sulla scuola, distribuita al MIUR lo scorso 13 gennaio in occasione della presentazione delle linee di indirizzo per la riforma del ciclo secondario. Tale schema di decreto legislativo, avente per oggetto la formazione iniziale ed il reclutamento dei docenti, disconosce scandalosamente per l’attuale fase transitoria i diritti e le aspettative di coloro che sono stati espressamente formati presso le università e le scuole per esercitare la professione docente.
L’attuale maggioranza di Governo, anziché preoccuparsi di fornire ragionevoli e coerenti soluzioni normative volte a disciplinare in modo organico ed equilibrato le prospettive a regime dei futuri laureati specialistici e le esigenze transitorie dei docenti precari specializzati, nei fatti si riduce ad attuare consuete e scellerate sanatorie, ovvero scelte politiche retrograde e controriformiste sostenute da becere logiche clientelari e dall’atavica irresponsabilità dei sindacati della scuola.
Qualora sciaguratamente si dovessero concretizzare i contenuti di tale bozza, il titolo di specializzazione all’insegnamento risulterebbe ulteriormente vessato, dopo essere già stato gravemente penalizzato con irragionevole accanimento dalla recente Legge n. 143/04 che ha introdotto il bizzarro principio secondo cui si acquisirebbe più professionalità prestando servizio a scuola che formandosi presso le università.
Le ESISTENTI risorse professionali dei circa 50.000 (cinquantamila) docenti precari specializzati e specializzandi, che hanno concorso per delle disponibilità di posti derivanti dagli organici scolastici regionali, sono tuttora scandalosamente escluse dai contratti a tempo indeterminato a causa di una vacatio legis che sin dalla legge istitutiva delle scuole di specializzazione all’insegnamento ha impedito la coerente consequenzialità del reclutamento alla formazione iniziale, principio cardine di ogni serio sistema scolastico.
A distanza di sei anni dall’attivazione delle Scuole di Specializzazione all’Insegnamento Secondario (SSIS), l’adeguata valorizzazione della formazione universitaria è rimasta mero e abusato argomento di logorroiche e fastose omelie sulle professionalità.
E’ quantomeno stravagante come l’attuale Governo possa disporre l’accesso ai ruoli dei futuri laureati specialistici, destinando invece all’oblio i docenti specializzati precari, già inseriti nel mondo della scuola in virtù di un numero programmato ai sensi della stessa Legge n. 264/1999 su cui adesso si intende attivare la laurea specialistica, ed in possesso di certificate conoscenze disciplinari e competenze professionali certamente non da meno dei futuri laureati specialistici, tenuto conto dei complessivi percorsi universitari seguiti.
Pertanto, l’ANaDoSS invita il Ministro Moratti ed il Governo a riformulare le norme transitorie inserite nel predetto schema di decreto delegato, con il doveroso intento di valorizzare adeguatamente le legittime aspettative di tutti coloro che sono stati espressamente formati per esercitare la professione docente: un autentico e serio disegno riformatore non può prescindere da tale vincolo.

Roma, 26 Gennaio 2005
Pasquale Sasso
Presidente ANaDoSS" 







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