Pronto il DdL Gelmini per eliminare le graduatorie di 400.000 precari docenti e ata, e per introdurr
Data: Martedì, 20 aprile 2010 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ANIEF si oppone e ricorda al Ministro di studiare gli artt. 3, 4, 16, 51, 97 della Costituzione, di leggere le recenti ordinanze di Tar e CdS di remissione alla Corte Costituzionale di una legge nazionale (167/09) e della legge della Provincia autonoma di Trento (5/06), orientate ai principi richiamati nel Disegno di Legge governativo di prossima emanazione, prima di chiedere al Parlamento l’approvazione dell’ennesima norma dal rilevante sospetto di incostituzionalità.

ANIEF si oppone e ricorda al Ministro di studiare gli artt. 3, 4, 16, 51, 97 della Costituzione, di leggere le recenti ordinanze di Tar e CdS di remissione alla Corte Costituzionale di una legge nazionale (167/09) e della legge della Provincia autonoma di Trento (5/06), orientate ai principi richiamati nel Disegno di Legge governativo di prossima emanazione, prima di chiedere al Parlamento l’approvazione dell’ennesima norma dal rilevante sospetto di incostituzionalità.
La ricerca di una scuola federale, legata al merito e allo sviluppo del territorio, alla tutela della continuità didattica non si ottiene con provvedimenti discriminatori e protezionistici che dispongono il reclutamento secondo la residenza dei cittadini a dispetto del punteggio valutato (abilitazione, servizi, titoli culturali), limitando la mobilità nel territorio nazionale, il diritto al lavoro, l’accesso ai pubblici uffici in condizioni di eguaglianza. Dopo aver ottenuto due ordinanze di remissione alla Corte Costituzionale dai giudici del Tribunale amministrativo, non esiteremo ancora una volta a denunciare in Parlamento l’illegittimità del provvedimento allo studio del Governo, ad appellarci al Presidente della Repubblica, pronti a ricorrere nei Tribunali. Ma questa volta, in caso di esito positivo delle vertenze poste e dei conseguenti risarcimenti milionari per le migliaia di precari ricorrenti, il ministro Gelmini dovrebbe sottoporsi ai procedimenti disciplinari, come ogni altro dirigente dell’Amministrazione, secondo la normativa vigente perché è tenuto al buon funzionamento e non alla mortificazione del sistema nazionale di istruzione.







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