I ponti di Königsberg e la nascita della teoria dei grafi. L’apprendimento della matematica
Data: Lunedì, 19 aprile 2010 ore 08:41:21 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Lo
stato di degrado in cui versa l’apprendimento
della matematica è sotto gli occhi di tutti, è quindi
essenziale riesaminare le tematiche proposte ai nostri ragazzi, anche
recuperando alcuni argomenti di un tempo, troppo precipitosamente
cancellati dall’insegnamento.
(di Domenico Lenzi in Educationduepuntozero)
http://www.educationduepuntozero.it/Temi/Didattica_e_apprendimento/didattica/2010/04/16/lenzi.shtml
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Negli anni ‘70 una ventata di rinnovamento investì l’insegnamento della
matematica. Molti ricorderanno gli entusiasmi che la teoria degli
insiemi, la cosiddetta insiemistica, riuscì ad accendere allora.
Purtroppo, un suo uso improvvido in chiave didattica fece sì che tutto
finisse in una bolla di sapone. E questa importante disciplina fu di
fatto bandita dall’insegnamento. Però lo stato di degrado in cui ora
versa l’apprendimento della matematica è sotto gli occhi di tutti. È
quindi essenziale riesaminare le tematiche proposte ai nostri ragazzi,
anche recuperando alcuni argomenti di un tempo, troppo precipitosamente
cancellati dall’insegnamento; avendo come primario obiettivo quello di
educare alla razionalità. Altrimenti, come Umberto Eco ebbe a scrivere
alcuni anni fa sul Corriere della Sera, il prossimo stadio verso cui
l’umanità si evolverà sarà quello dell’ “Homo stupidus stupidus”.
Tra i temi da presentare agli studenti, quello della teoria dei grafi
ha una notevole importanza, sia da un punto di vista applicativo, sia
dal punto di vista dell’avvio al ragionamento matematico. Qui di
seguito illustreremo quelli che furono i primi passi nell’ambito di
questa disciplina, nonché una proposta di semplificazione – in cui si
fa uso del gioco del domino – per la discussione del classico problema
sulla percorribilità dei ponti di Königsberg, che Eulero dimostrò
essere irrisolubile.
Però la facile dimostrazione di Eulero ha per un non matematico il
“difetto” di essere condotta in termini non sufficientemente concreti.
Ed è per questo che a Königsberg pare che ci siano ancora delle persone
che, non del tutto convinte del risultato di Eulero, cercano di fare
quel percorso impossibile. Il che è un indice preoccupante del fatto
che anche gli aspetti più elementari della matematica spesso hanno
difficoltà a diventare patrimonio comune, non solo in Italia.
Agli inizi del 18° secolo gli abitanti di Königsberg (l’odierna
Kaliningrad, situata nella Prussia del nord, presso il mar Baltico)
avevano un problema semplice da enunciare, che però non riuscivano a
risolvere. La citta è attraversata dal fiume Pregel e sorge in parte su
due isole, oltre le quali il fiume si getta in mare. A quei tempi le
due isole e le altre sponde del fiume erano collegate con sette ponti,
come si può rilevare dallo schizzo di Fig. 1 (è lo stesso che Eulero
presentò nell’articolo da lui dedicato al problema). Ebbene, gli
abitanti di Königsberg si domandavano se fosse possibile compiere un
cammino (cioè, una passeggiata) lungo quei ponti in modo tale da
percorrerli una volta soltanto (cammino semplice) senza tralasciarne
alcuno. Eulero, introducendo la teoria dei grafi, provò che il quesito
aveva risposta negativa, dando una condizione necessaria di
risolubilità per problemi di quel tipo, che nel caso di Königsberg non
è soddisfatta.
http://www.educationduepuntozero.it/Temi/Didattica_e_apprendimento/didattica/2010/04/16/lenzi.shtml
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