PRECARI SCUOLA, SUBITO 90.000 ASSUNZIONI.
Data: Giovedì, 27 gennaio 2005 ore 07:00:00 CET
Argomento: Comunicati


PRECARI SCUOLA, SUBITO 90.000 ASSUNZIONI.

Il precariato non aiuta la riforma della scuola. L’incertezza del posto fisso, la consapevolezza che alla fine di un anno scolastico si ricomincia con la ricerca angosciosa di un altro incarico impedisce agli insegnanti precari di impegnare le forze su programmi e progetti. Il successo della riforma Moratti è anche legato alla serenità di chi la deve applicare sul campo. Il precariato all’infinito resta un grave impedimento, un problema sociale che non ha esempi nel mondo del lavoro. Da questa realtà nasce la proposta del responsabile della scuola di An Giuseppe Valditara. «Il problema del precariato nella scuola resta il più impellente - spiega il senatore - Ci siamo fatti questa domanda: cosa ostacola l’immissione di ruolo di 200 mila precari? I costi e principalmente le ricostruzioni delle carriere e del pregresso. Noi proponiamo l’assunzione, subito, di 90.000 precari (a fronte di uno scoperto di organico di 54.000 pensionamenti più altri 45.000 posti vacanti nel 2005-2006)su un totale di 200.000 da portare a termine nell’arco di pochi anni. Contemporaneamente proproniamo di rinviare di cinque anni la ricostruzione del pregresso dilazionando i pagamenti. Resterebbe comunque inalterato l’avanzamento di carriera dopo tre anni, la pensione e il tfr maturati». Come ha accolto la parte sociale questa vostra proposta? «Snals, Gilda e Uil sono entusiasti - spiega il sen. Valditara - addirittura tra i precari del Gilda c’è stato un sondaggio che ha dato consensi bulgari. Alla Cisl preme che vengano salvaguardati i diritti dei lavoratori. Che, come ho spiegato, non sono messi in discussione. La Cgil, invece, non vuole pronunciarsi».
A sostegno della bontà della proposta di Valditara anche Marco Paolo Nigi segretario della Confsal: «Il professore di ruolo nel primo anno d’insegnamento costa meno di un supplente per il quale infatti lo Stato deve pagare una quota Inps in più» spiega Nigi. «Alla fine i 150.000 precari vengono a costare 13, 14 milioni di euro in più» continua Nigi. E il governo? «Disponibilissimo. Dal ministro Baccini sensibile al problema precari alla Moratti che dobbiamo incontrare proprio domani (oggi, per chi legge)». In agenda c’è anche il confronto sulla bozza della riforma della scuola di secondo grado. Quali sono le vostre critiche alla riforma? «C’è troppa cultura e poca adesione al mercato del lavoro - dice Nigi - bisogna dare a chi sceglie il tecnologico la possibilità di avere un maggior rapporto con le imprese. Va potenziata la capacità di dare professionalità». Secondo il senatore Valditara c’è anche un problema di orari: «Per esempio le materie scientifiche spariscono negli ultimi anni del liceo classico. Oppure la contrazione dell’educazione fisica. Ne parleremo con il ministro».







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