IN ARRIVO ARRETRATI PER GLI INSEGNANTI, MA IL MIUR SI OPPONE
Data: Giovedì, 27 gennaio 2005 ore 06:30:00 CET
Argomento: Opinioni


IN ARRIVO ARRETRATI PER GLI INSEGNANTI,MA IL MIUR SI OPPONE

La gazzetta di Modena riporta la seguente notiziona:


Sulla base di una clamorosa sentenza del tribunale di Pisa, si è creato un colossale tormentone nelle scuole modenesi dove sta circolando un modello con il quale i lavoratori cercano di ottenere l'inclusione della "retribuzione professionale docente" nel calcolo della tredicesima mensilità o, per il personale ATA, del "compenso individuale accessorio", in applicazione della decisione giudiziale. Il passaparola sta creando una colossale mole di domande che vengono protocollate e inviate al ministero competende per la restituzione del dovuto.

Si è sparsa pure la voce che il 25 gennaio scade il termine per la presentazione dell'istanza pena la decadenza dal presunto diritto. Ma dal ministero dell'Istruzione - dove secondo un comunicato della Direzione Generale stanno pervenendo "numerosissime istanze e richieste di tentativo obbligatorio di conciliazione" - arriva un alt. "Preme anzitutto far presente - dicono a Roma - che a questa, come ad ogni altra pubblica Amministrazione, è fatto espresso divieto di adottare provvedimenti di estensione di decisioni giurisdizionali aventi forza di giudicato; la sentenza in questione ha, pertanto, efficacia esclusivamente tra le parti interessate". Peraltro, sulla controversia in questione il Ministero della Giustizia, parte soccombente nel processo di Pisa, ha proposto appello per cui, allo stato attuale, non si è ancora consolidato un orientamento giurisdizionale sulla materia.

Quanto al personale scuola, spiega il ministero, "la materia è espressamente disciplinata dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che prevede che la retribuzione professionale docente ed il compenso individuale accessorio sia corrisposta per 12 mensilità. Il Ministero informa quindi di "non riscontrare utili elementi per poter prendere in considerazione le istanze predette ed alle quali, pertanto, non sarà dato alcun seguito né diretto riscontro". Ma non tutti sono d'accordo sull'interpretazione fornita da Roma.

UN PO' DI CHIAREZZA

Il sindacato Unicobas cerca di fare un po' di chiarezza sulla questione degli arretrati . E spiega che con la privatizzazione del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti, avvenuta col governo Amato nel 1993 vennero eliminati gli scatti di anzianità e venne introdotto il salario accessorio per premiare i "meritevoli". In sostanza si introdusse il principio che gli unici aumenti possibili sullo stipendio tabellare erano riferiti all'inflazione programmata recuperata tramite il contratto collettivo, "per il resto bisognava arrangiarsi e lavorare di più tramite lo straordinario o 'l'intensificazione del servizio' percependo come corrispettivo il salario accessorio, vero e proprio mostro giuridico, una specie di salario in nero legalizzato che non matura né pensione, né liquidazione, né tredicesima".

Nel contratto del 1999 (art. 42) venne introdotto per docenti ed ATA il compenso individuale accessorio (CIA) per "compensare lo specifico impegno di tutto il personale per la completa realizzazione del processo dell'autonomia scolastica": un corrispettivo in termini di salario accessorio per tutto il lavoro in più che veniva scaricato sulle scuole. "Nel contratto del 2001, dopo il fallimento del concorsone di Berlinguer, una parte dei fondi previsti allo scopo vennero aggiunti al CIA creando la retribuzione professionale docenti (RPD) ( art. 7), mentre per gli ATA rimase il CIA.

La RPD (ex CIA) per i docenti e la CIA per il personale ATA sono divenute componenti fisse della nostra busta paga ma essendo salario accessorio non ci vengono corrisposte in tredicesima". In Italia dal dopoguerra in poi, aggiunge Unicobas, "esiste tutta una legislazione che impone l'inglobamento nella tredicesima mensilità di tutte le voci fisse della busta paga, per cui i vari contratti che prevedono la non corresponsione della RPD e del CIA nella tredicesima sono da considerare illegittimi. Questo in sostanza dice la sentenza favorevole ottenuta dai lavoratori del Ministero di Grazia e Giustizia a Pisa il 10/12/2003 (sentenza n° 726). In sostanza una sentenza che ci consente di intraprendere la via per recuperare sul tabellare perlomeno una parte del salario accessorio. Per questa ragione l'Unicobas promuove la vertenza per il recupero in tredicesima di RPD e CIA. Per partecipare basta compilare il modulo allegato ed inviarlo al MIUR, alla direzione provinciale del Tesoro e consegnarlo al protocollo della segreteria della scuola di servizio". (Vincenzo Branchisano)

La Gazzetta di Modena







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