Congresso Flc-Cgil. Pantaleo: tutelare i precari; documento CPS per il congresso nazionale flcgil
Data: Giovedì, 15 aprile 2010 ore 08:34:36 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Ci sono sempre «Canzone del maggio» e «Viva l'Italia» a riscaldare l'anima dei compagni cigiellini. Ieri, al secondo congresso nazionale della federazione della conoscenza della Cgil, il sindacato di Corso d'Italia che riunisce scuola, università e ricerca, pure lo sfondo era sempre lo stesso, quello rosso fuoco delle poltrone, delle luci, delle immagini, di molte cravatte e vessilli. (da Italia Oggi)
DOCUMENTO CPS PER IL CONGRESSO NAZIONALE FLCGIL
di Coordinamento Precari Scuola
Visto il congresso nazionale della FLCGIL che si terrà a S. Benedetto del Tronto dal 14 al 17 Aprile, il Coordinamento Precari Scuola ribadisce la sua idea di una scuola pubblica statale che sia laica, gratuita, aperta a tutti e di qualità

Il must restano De Andrè e De Gregori. Ci sono sempre «Canzone del maggio» e «Viva l'Italia» a riscaldare l'anima dei compagni cigiellini. Ieri, al secondo congresso nazionale della federazione della conoscenza della Cgil, il sindacato di Corso d'Italia che riunisce scuola, università e ricerca, pure lo sfondo era sempre lo stesso, quello rosso fuoco delle poltrone, delle luci, delle immagini, di molte cravatte e vessilli. Ed è all'anima di sinistra del paese e del sindacato che si rivolge Mimmo Pantaleo, il segretario della Flc che oggi sarà probabilmente riconfermato per un nuovo mandato. «Siamo uno dei pochi soggetti politici ancora credibili in questo paese, l'unico che si è opposto alla cancellazione dei diritti» dice Pantaleo. Che rivendica, dall'alto dei numeri che parlano di 192 mila iscritti alla Flc-Cgil, la prima sigla della scuola, la buona battaglia condotta, «in quasi totale solitudine», contro il governo Berlusconi per dire no ai tagli ai finanziamenti alla scuola pubblica, alla riduzione del personale scolastico, alla precarizzazione dell'università e al depotenziamento della ricerca. Nel mirino non solo le riforme del ministro dell'istruzione e università, Mariastella Gelmini, ma anche quelle di Renato Brunetta, ministro della funzione pubblica, «che voleva stanare i fannulloni e invece è stato stanato lui a Venezia». E Pantaleo già prefigura un nuovo sciopero generale per il prossimo autunno, nella convinzione che «non esiste una alternativa a una decisa opposizione sociale rispetto a un governo che intende isolarci e sconfiggerci». Lo sciopero resta «insostituibile strumento di lotta politica. Chi vi rinuncia», dice riferendosi ai colleghi di Cisl e Uil, «diventa aconflittuale e irrilevante. Invece bisogna pesare nel paese, dare una sponda ai movimenti, offrire un'alternativa ai giovani sfiduciati in cerca di lavoro e a chi un lavoro lo ha perso. Senza mediazioni, senza sconti politici». Ed è proprio sulla precarietà che è incentrato il nuovo progetto di «un coordinamento unitario e nazionale di tutti i lavoratori precari», una sorta di sindacato ad hoc che traghetti la Cgil verso nuovi consensi.



DOCUMENTO CPS PER IL CONGRESSO NAZIONALE FLCGIL
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di Coordinamento Precari Scuola
Visto il congresso nazionale della FLCGIL che si terrà a S. Benedetto del Tronto dal 14 al 17 Aprile, il Coordinamento Precari Scuola ribadisce la sua idea di una scuola pubblica statale che sia laica, gratuita, aperta a tutti e di qualità
Il CPS è contrario all 'idea di aziendalizzazione, chiamata diretta e ingresso dei privati prevista dal PDL Aprea, contro progetti di regionalizazione della scuola pubblica e di cancellazione di graduatorie provinciali a favore di albi regionali, contro decreti salva-precari e contratti territoriali ma per il ritiro dei tagli previsti dalla legge 133 e dalla riforma Gelmini e per l'assunzione di tutti i precari della scuola. Al congresso della FLCGIL il CPS avanza anche le seguenti richieste

1) La parità di trattamento tra insegnanti precari e di ruolo.
Questo provvedimento invoglierebbe il governo ad assumere i precari in quanto cancellerebbe la convenienza economica.
Inltre ci sono già state delle sentenze favorevoli su questa richiesta

2) E’ giusto che i lavoratori della scuola siano rappresentati nelle RSU,
anche se il loro status contrattuale li definisce come lavoratori a
tempo determinato. Perché ciò avvenga occorre una revisione del sistema
(attualmente le lezioni delle RSU si fanno ogni tre anni), tale da
garantire il diritto di voto attivo e passivo per i precari.

3) Riteniamo che in questa fase, oltre a vietare lo straordinario fino a 24 ore che libererebbe migliaia di posti di lavoro a favore dei docenti precari, sia importantissimo difendere il principio sancito dal CCNL di cattedre costituite al massimo da 18 ore. Al contrario i nuovi quadri orari della secondaria impongono di fatto gli straordinari, con cattedre che eccedono le 18 ore settimanali stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale, e che non sembra si possano ricondurre a 18 h, a meno di spezzare l’unitarietà della disciplina (cosa che non è possibile). In questo scenario occorre allora affermare il principio secondo cui per la salvaguardia della qualità del processo di insegnamento-apprendimento le ore frontali di lavoro settimanale di un docente non possano superare le 18 e contestare a partire da questo principio l’impianto della riforma della secondaria.

4) Non permettere al Miur di bloccare o limitare a poche cattedre l'assunzione in ruolo per l'anno scolastico 2010/2011 ma di richiedere con forza su tutti i posti disponibili l'assunzione in ruolo nelle diverse classi di concorso

5) Richiedere l'organico funzionale per le scuole superando l'organico di diritto e di fatto

6) La possibilità per tutti i docenti precari della scuola di frequentare i corsi di aggiornamento/formazione, previsti, ad oggi, solamente per il personale di ruolo

7) Accesso Diretto ai Corsi Abilitanti per tutti i docenti che abbiano maturato almeno 360gg di insegnamento in rispetto al diritto alla formazione dei lavoratori sancito dall'art 35 della costituzione e al parere espresso dal Consiglio di Stato e Consiglio Nazionale della Pubblica istruzione in merito alla Bozza iniziale di Formazione Docenti

8) Sollecitiamo la FLC a sostenere i movimenti mettendosi tempestivamente a disposizione di chi lotta, rispettandone e valorizzandone l'autorganizzazione ed il carattere di trasversalità politica e sindacale, raccogliendone le idee, le piattaforme e lo spirito combattivo per rilanciare e vincere la lotta per una scuola pubblica, laica e democratica.Per questo invitiamo la FLC a porre in atto tutte le azioni di non collaborazione, disturbo e protesta che si renderanno necessarie. Chiediamo, infine, che la FLC non ostacoli o boicotti in futuro le iniziative di lotta che i movimenti intraprenderanno autonomamente, anche se queste apparissero incompatibili con la linea sindacale della CGIL.

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