Cisl:Organici 2010/2011: un ulteriore pesante taglio di posti
Data: Martedì, 13 aprile 2010 ore 14:58:52 CEST Argomento: Sindacati
L'impossibilità
per la scuola di sostenere un ulteriore pesante taglio di posti sia per il personale
docente che per il personale ATA è stata ribadita con forza
dalla CISL SCUOLA nel corso
dell'informativa sugli organici del personale docente per il 2010/11,
conclusasi nella mattinata di venerdì 9 aprile.
La decisione di procedere, anche
quest'anno, ad un'operazione in due fasi, rinviando all'organico di
fatto una parte dei 25.600 tagli (circa 3.600), anche se nell'immediato
attenua l'impatto dell'intervento non risolve il problema di una
contrazione di posti che risulta eccessiva, inaccettabile e
insostenibile per tutti gli ordini di scuola, non solo per la
secondaria di II grado.
Non
cogliamo linguaggio differente da quello della Flc-Cgil di fronte ai
tagli che stanno imperversando sulla scuola e ciò non ci fa capire il
motivo per cui la Cisl non ritrovi il dialogo con l'altro sindacato,
intraprendendo iniziative unitarie di lotta come avveniva fino a
qualche anno addietro. Con ogni probabilità è un altro dei misteri
della politica italiana; o forse il motivo è così chiaro da sembrare un
mistero. ( p.a.)
Abbiamo già avuto modo di denunciare come l'intero processo di riordino
del secondo ciclo stia subendo un vero e proprio "inquinamento da
tagli", che rischia di condizionare anche quanto di positivo era venuto
da un qualificato lavoro istruttorio (su tecnici e professionali)
avviato già nella scorsa Legislatura.
Del tutto inaccettabile, e l'abbiamo ribadito nel corso degli incontri,
la riduzione dei quadri orari nelle classi successive alla prima dei
tecnici e dei professionali, che contravviene ai più elementari
principi di doverosa gradualità nel passaggio al nuovo ordinamento,
stravolgendo i percorsi di studio già in atto.
Nel frattempo sul primo ciclo i nuovi tagli renderanno ancor più
difficile soddisfare la domanda di tempo scuola espressa dalle
famiglie, se non a prezzo di maggiori difficoltà organizzative, a
scapito della qualità.
Un segno eloquente dei guasti che produce il prevalere di logiche
mirate unicamente al contenimento dei costi è dato dalle modalità più
che discutibili con cui ci si avvia nella scuola primaria a formare i
docenti di inglese che dovranno colmare i vuoti lasciati dalla pesante
riduzione dei posti di specialista. Anche questa è un'operazione che si
sarebbe dovuto condurre con altri tempi e ben altre modalità.
La revisione del piano dei tagli, nella sua entità e nella sua
scansione temporale, resta l'obiettivo di una vertenza che la CISL
SCUOLA considera tuttora aperta, come esplicitamente dichiarato nel
corso dell'informativa.
Nel merito dei documenti sottoposti all'attenzione delle OO.SS.
l'Amministrazione ha presentato una bozza di Circolare Ministeriale
che, salvo per quanto riguarda la secondaria di II grado, riprende in
larga parte quella dello scorso anno.
La CISL SCUOLA ha evidenziato diverse criticità, richiamando in
particolare la necessità che sia garantita nella primaria
un'articolazione di moduli orario rispettosa delle attese delle
famiglie e dell'autonomia organizzativa e didattica delle scuole,
evitando improprie forzature su particolari tipologie (vedi maestro
unico) su cui peraltro si è registrato un interesse fortemente
minoritario da parte dell'utenza.
Abbiamo chiesto che l'eventuale formazione di cattedre con più di 18
ore sia indicata come eventualità del tutto residuale, consentendo
invece la costituzione di cattedre ad orario inferiore per contenere il
fenomeno della soprannumerarietà e liberare risorse per interventi di
arricchimento dell'offerta formativa.
Con riferimento alla delicata questione delle riduzioni orarie nelle
classi seconde terze e quarte abbiamo chiesto che si adottino soluzioni
tali da evitare l'innesco di pericolose tensioni e conflittualità nelle
singole istituzioni scolastiche.
Sui posti di sostegno, preso atto che l'Amministrazione intende dare
piena applicazione ai contenuti del recente pronunciamento della Corte
Costituzionale, abbiamo chiesto che la gestione del fabbisogno di tale
tipologia di posti continui ad avvenire senza alcuna interferenza con
le operazioni riguardanti i posti comuni. Come già anticipato è
comunque confermato il completamento del consolidamento dei posti in
organico di diritto previsto dalla finanziaria 2007, con un incremento
di 4.885 unità, per complessivi 63.348 posti.
Oltre alla bozza di circolare, l'Amministrazione ha reso noto un
prospetto riguardante la suddivisione dei tagli nelle diverse regioni e
nelle diverse tipologie di scuola. Il prospetto generale individua la
ripartizione delle due quote con cui la riduzione dei posti dovrà
essere operata (22.000 sull'organico di diritto, 3.600 su quello di
fatto), mentre viene lasciata alle deliberazioni degli uffici regionali
l'articolazione di tale modalità operativa tra i diversi ordini.
Nelle tabelle per ordine di scuola è fissato, per ciascuna regione,
l'ammontare complessivo dei posti da ridurre, ma è lasciata alle
determinazioni dell'USR l'eventuale compensazione fra un ordine di
scuola e l'altro nell'individuazione della quota da portare in
riduzione in organico di fatto.
Legati direttamente alle innovazioni introdotte nel II ciclo sono gli
altri tre documenti posti all'esame delle OO.SS., ovvero le bozze di
decreto interministeriale (uno per i tecnici e uno per i professionali)
con i quali vengono indicate puntualmente, per ciascuna classe dei
diversi indirizzi di ordinamento e sperimentali, le ore da portare in
riduzione sulle diverse classi di concorso per raggiungere l'obiettivo
di un più contenuto orario curricolare nelle seconde e terze classi
degli istituti professionali e nelle seconde, terze e quarte classi
degli istituti tecnici. Trattandosi di materia complessa e molto
dettagliata, sono in corso le verifiche di eventuali incongruenze prima
della definitiva stesura: i decreti rappresentano lo strumento che
consente di evitare che la scelta delle riduzioni di orario sia rimessa
alle singole scuole, con i conseguenti prevedibili elementi di tensione
e conflitto che ciò inevitabilmente comporterebbe.
Non crediamo sia necessario ribadire in queste note il profondo
dissenso che la CISL SCUOLA ha manifestato su questo tipo di intervento.
Per quanto riguarda, invece, il prospetto di confluenza delle
discipline rispetto alle attuali classi di concorso nelle classi prime
interessate al nuovo ordinamento, per gli insegnamenti atipici,
attribuibili cioè a diverse classi di concorso, richiamiamo la
precisazione che abbiamo voluto fosse riportata nella circolare, per
affermare che in caso di concorrenza sullo stesso posto di titolari di
diversa classe di concorso si procederà nell'ordine derivante
dall'intreccio fra le diverse graduatorie presenti nell'istituto.
L'Amministrazione, recependo in tal senso le richieste di parte
sindacale, si è detta disponibile a proseguire il confronto, ultimata
l'informativa sugli organici ed emanato il relativo decreto
interministeriale, attivando un tavolo permanente per un monitoraggio
costante delle operazioni, collegato anche alla eventuale integrazione
del contratto sulla mobilità previsto all'art. 1 comma 3 del CCNI.
In tale sede pertanto daremo continuità ad un'azione che per quanto ci
riguarda non si limita alla mera acquisizione di conoscenze e
informazioni, ma punta ad incalzare il MIUR sull'esigenza, per noi
ineludibile, di una riconsiderazione della manovra sugli organici e del
pieno rispetto degli impegni che il Ministro ha in diverse occasioni
annunciato per una consistente quota di assunzioni a tempo
indeterminato sia di personale docente che di personale ATA.
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