Voglia di settimana corta alle superiori. Sarà possibile con la rifroma?
Data: Martedì, 13 aprile 2010 ore 12:06:24 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Da Tuttoscuola viene un interessante resoconto sulla settimana corta, voluta dagli studenti ma difficile  per lo più ad applicarsi, nonostante in quasi tutta Europa il sabato libero sia un dato accertato e neanche lontanamente messo in discussione. Neanche con la riduzione delle ore dovuta al riordino della istruzione forse è possibile conquistare il sabato libero per i ragazzi, visto che già i professori ne godono di uno sui sei di scuola. L’unica modo potrebbe essere il rientro pomeridiano di due/tre ore per  due volte a settimana in modo da recuperare una giornata di lezione. Ma questo presuppone non solo la mensa o comunque servizi adeguati per gli studenti, ma anche il ridimensionamento di tante attività pomeridiane come corsi Pon, Por e di sostegno.   

Per contratto, e da molto tempo, la settimana lavorativa degli insegnanti è di cinque giorni.
Per una parte degli studenti, invece, nonostante sia consentita dal regolamento dell'autonomia scolastica, la settimana corta resta un miraggio.
Per la precisione, fruiscono già della settimana corta molti alunni della scuola primaria e della scuola dell'infanzia che, tuttavia, per contenere in cinque giorni l'attività prevista, devono sottostare a rientri pomeridiani.
In parte questo avviene anche nella scuola secondaria di I grado.
Invece per gli studenti della scuola secondaria superiore, almeno fino a quest'anno, la settimana corta con chiusura del sabato è sempre stata tabù; dall'anno prossimo, però, grazie anche ai più leggeri orari delle lezioni previste dai regolamenti di riforma, la settimana corta potrebbe diventare realtà per la prima volta anche in questo settore. Almeno per qualcuno.
A Milano, per esempio, se ne parla con insistenza e sembra vi siano già richieste da parte dei ragazzi, perché l'argomento venga posto all'ordine del giorno dei consigli di istituto per deliberare fin dal prossimo anno scolastico la settimana di lezione su cinque giorni.
La fattibilità della settimana corta con lezioni soltanto al mattino dipende però dalla possibilità di distribuire l'orario su un massimo di sei ore al giorno di lezione (esempio, dalle 8 alle 14). Occorre quindi che l'orario si attesti, al massimo, intorno alle 30 ore settimanali (sei ore per cinque giorni).
Per i nuovi licei artistici che prevedono già al primo anno 34 ore di lezione settimanali, la settimana corta sarà difficile da realizzare con lezioni concentrate solo in fascia antimeridiana.
Idem per musicali e coreutici.
Per professionali e tecnici (32 ore a settimana) gli ostacoli non sono molto diversi.
Senza considerare, dunque, gli orari delle classi a vecchio ordinamento (dalla seconda in poi), la settimana corta nelle classi che andranno a riforma sarà possibile nelle prime e seconde dei licei classici, in tutte le classi dei licei scientifici, linguistici e delle scienze umane.
A meno che, per evitare le lezioni del sabato e i rientri pomeridiani, non si pensi di ridurre la durata dell'ora di lezione a meno di 60 minuti...







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