Il futuro del laureato in Scienze Motorie
Data: Domenica, 11 aprile 2010 ore 11:10:44 CEST
Argomento: Recensioni


La problematica dei colleghi che si sono laureati o sono iscritti in Scienze Motorie viene discussa e dibattuta nel blog: http://www.sportbrain.it . Mi sembra utile far capire e comprendere ai nostri lettori, il futuro dei laureati e il loro inserimento nel mondo del lavoro con l’appello fatto nella trasmissione radio  “Scienze Motorie e lavoro, quale futuro”, andata in onda lo scorso 11 marzo 2010 su radio Messina International.  
Ecco l’appello: “Il ministero dell'Università e Ricerca, ha laureato decine di migliaia di ragazze e ragazzi in Scienze Motorie. La nostra professione è determinante per lo sviluppo sociale ed economico di questo paese, oltre che per il benessere e la qualità di vita dei tutti gli italiani. L'attuale quadro legislativo di fatto non ci permette di operare in modo appropriato negli ambiti previsti dal nostro profilo professionale, oppure ci mette sullo stesso piano di persone non laureate o provenienti da un sistema di formazione privato non universitario.
Chiediamo semplicemente al Presidente del Consiglio, ai rappresentati del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell'Economia e del Ministero della Salute di affrontare e risolvere questa questione, che a nostro avviso li riguarda direttamente. Di permettere ai laureati in Scienze Motorie delle Università Italiane di poter contribuire al progresso di questo paese, attraverso la loro professionalità e le loro competenze, ripeto, di livello universitario.
Altrimenti, chiediamo cortesemente che qualcuno si prenda la responsabilità di dire che questa professione non è importante nei termini sopra citati. Di dichiarare e assumersi la responsabilità di questo non-utilizzo di risorse create dall'Università Italiana, e di rassicurarci sul fatto che lasciare i nostri ambiti professionali, in mano a personale non laureato, o di formazione privata, non avrà ripercussioni sulla nostra economia, salute e qualità di vita. Una responsabilità forte, viste anche le strade intraprese dalle altre nazioni.
Tra i destinatari di questo appello, aggiungerei anche i vari presidenti dei corsi di laurea in Scienze Motorie. Possibile che non si rendano conto che stanno continuando a laureare persone che non vengono accettate e riconosciute dal mondo del lavoro? Crediamo che ne siano al corrente, e per questo gli chiediamo cortesemente di rafforzare il loro contributo per la soluzione di questo problema, convinti che sia un loro dovere morale garantire il giusto valore delle lauree che rilasciano. E' proprio la nostra fiducia nelle istituzioni pubbliche, che ci porta come professionisti laureati, ad auspicarci che l'accesso ad una professione così importante, possa essere esclusvamente Universitario, come del resto avviene per tutte le professioni che richiedono competenze e responsabilità di alto livello”.

 

Vi invito ad ascoltare la trasmissione radio in: http://www.sportbrain.it/radio-scienze-motorie-2.html  ed a sottoscrivere l’appello in: http://www.sportbrain.it/forum/appello-scienze-motorie-t824.html

 

Daniele La Delia
dladeli@tin.it







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