Lotterie sė, ma con cautela
Data: Domenica, 11 aprile 2010 ore 09:25:00 CEST
Argomento: Opinioni


Sempre più spesso le cronache riferiscono di scuole e comitati di genitori che fanno ricorso alla “finanza creativa” per cercare di affrontare le difficoltà di bilancio che ormai attanagliano la stragrande maggioranza delle istituzioni scolastiche del Paese.
Una delle trovate più recenti (e a quanto pare redditizie) è quella della lotteria.
In provincia di Bergamo, per esempio, i genitori sono riusciti a mettere insieme la ragguardevole somma di 9mila euro vendendo 9mila biglietti che consentivano di partecipare alla estrazione finale (23 i premi in palio, generosamente messi a disposizione da alcune aziende locali).
Organizzare iniziative del genere può essere certamente redditizio ma bisogna seguire qualche precauzione.
Intanto bisogna sapere che l’organizzazione delle lotterie è regolamentata dalla legge (si tratta del DPR n. 430 del 2001) e il mancato rispetto delle norme può essere sanzionato per via amministrativa.
La prima regola riguarda i soggetti che possono organizzarle: gli Enti pubblici (e quindi anche le istituzioni scolastiche) sono escluse; in proposito la legge è chiara e lo consente solamente a “enti morali, associazioni e comitati senza fini di lucro, aventi scopi assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi” e alla condizione che la lotteria risulti necessaria per far fronte alle esigenze finanziarie dell’ente stesso.
Dovrebbe essere assodato che se una Associazione (o un Comitato) si propone lo scopo di sostenere la realizzazione delle attività educative e formative di una o più scuole del territorio, la lotteria può essere consentita in quanto serve proprio a soddisfare l’esigenza finanziaria primaria dell’Associazione stessa.
Prima di passare alla fase operativa è necessario però chiedere una apposita autorizzazione al Prefetto al quale dovrà essere inviato anche il regolamento della lotteria. L’estrazione dei biglietti vincenti dovrà poi essere fatta alla presenza di un incaricato del sindaco. Le operazioni devono essere verbalizzate, copia del verbale deve essere trasmessa al Prefetto e al Sindaco.
Insomma, a mali estremi (casse scolastiche vuote), rimedi estremi (lotteria di quartiere o di paese); senza dimenticare, però, le regole esistenti.

R.P.

Tecnicadellascuola.it







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