Ancora tagli agli organici. Una scatola vuota chiamata scuola
Data: Venerdì, 09 aprile 2010 ore 17:11:48 CEST Argomento: Rassegna stampa
La
pervicacia del Ministro Gelmini nel cancellare posti di lavoro e
sguarnire le scuole come presidi culturali non ha eguali nella storia
della repubblica.
Riteniamo inaccettabile l’ulteriore tranche di tagli prevista per il
prossimo anno scolastico e daremo
battaglia fino alla fine per fermare questa politica dissennata che
aggrava le condizioni di lavoro del personale, aumenta la
confusione, il disservizio e che lascia senza posto di lavoro migliaia
di precari.
Mai visto un Ministro della Repubblica procedere a testa bassa,
lasciando che la scuola statale vada in malora, incurante dei diritti
dell’utenza, del dissenso degli Enti Locali, Regioni, delle
Associazioni Professionali e dei sindacati, incurante degli effetti già
prodotti sulla qualità del servizio, incurante del licenziamento di
svariate decine di migliaia di precari.
A settembre 2010 la scuola statale avrà 25.600 posti di docenti e
15.600 posti Ata in meno. Nella secondaria di secondo grado in
particolare gli effetti dell'applicazione frettolosa dei regolamenti
produrranno effetti pesantissimi sia in termini di tagli che di qualità
dell'offerta formativa, determinado una situazione caotica.
Rifiutiamo questa aggressione alla scuola statale chiamata “riforma”.
La pervicacia del Ministro Gelmini nel cancellare posti di lavoro e
sguarnire le scuole come presidi culturali non ha eguali nella storia
della repubblica.
Riteniamo inaccettabile l’ulteriore tranche di tagli prevista per il
prossimo anno scolastico e daremo battaglia fino alla fine per fermare
questa politica dissennata che aggrava le condizioni di lavoro del
personale, aumenta la confusione, il disservizio e che lascia senza
posto di lavoro migliaia di precari.
I cittadini hanno diritto ad una scuola statale ottima.
Bastano poche e semplici cose:
• rispettare le leggi e la costituzione in materia di
diritto allo studio
• rispettare le scelte delle famiglie sul tempo scuola
• rispettare il Ccnl sulle prestazioni di lavoro di
docenti e Ata
• garantire la funzionalità e la qualità del servizio
• rendere sicure le scuole, mettendo a norma gli
edifici
• assumere a tempo indeterminato i precari docenti e
Ata su tutti i posti liberi
• finanziare i bilanci
Fino a quando il Ministro non rivedrà queste scelte di politica
scolastica la scuola statale sarà in pericolo.
Per tutte queste ragioni la FLC CGIL, nelle prossime settimane,
promuoverà una serie di iniziative di mobilitazione, tra cui:
dal 26 al 30 aprile sit-in a staffetta delle strutture FLC CGIL
regionali di fronte al Ministero dell'Istruzione e avvio di una
campagna di assemblee nelle scuole aperte alla cittadinanza;
15 maggio: assemblea nazionale del personale precario
28 maggio: iniziativa nazionale risorse finanziarie alle scuole
Settembre 2010: Stati generali della conoscenza
Roma, 9 aprile 2010
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