Arcigay. Area Scuola, Programma di lavoro 2010
Data: Martedì, 06 aprile 2010 ore 08:57:06 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La scuola è la sede dalla quale l’intervento sociale e culturale di Arcigay non può prescindere. Montaigne ed Edgar Morin ci suggeriscono che una “testa ben fatta” non è una testa ben piena di contenuti, ma una testa in grado di carpire ed interpretare la complessità attraverso la riformulazione del pensiero e del sapere, che oggi appare, nel mondo scolastico, confinato allo studio delle discipline.

“Perché possiamo giungere a una nuova epistemologia
è indispensabile costruire una nuova antropologia:
se l’uomo è caratterizzato dall’essere
totalmente biologico e totalmente culturale,
allora potrebbe essere il vero catalizzatore
dal quale partire per costruire una testa ben fatta.” Edgar Morin

La scuola è una delle più importanti agenzie formative, seconda solo alla famiglia, luogo in cui si nasce e si cresce. Nella scuola non si nasce, ma si diventa, ci si organizza per la vita, ci si dota degli strumenti educativi e culturali per essere cittadini consapevoli e capaci di interpretare l’esistenza e il ruolo delle Istituzioni.
La scuola è la sede dalla quale l’intervento sociale e culturale di Arcigay non può prescindere. Montaigne ed Edgar Morin ci suggeriscono che una “testa ben fatta” non è una testa ben piena di contenuti, ma una testa in grado di carpire ed interpretare la complessità attraverso la riformulazione del pensiero e del sapere, che oggi appare, nel mondo scolastico, confinato allo studio delle discipline.
Il nostro tempo e la nostra azione devono raccogliere delle sfide, constatare l’inadeguatezza dei saperi disciplinari e frammentati di fronte alla realtà globale e polidisciplinare, recuperare la complessità della cultura e fornire lenti nuove attraverso le quali guardare l’Altro, specchio e paradigma della nostra esistenza.
La scuola italiana, purtroppo, non è ancora un luogo sicuro per i giovani Lgbt e gli episodi di bullismo omofobico alimentano stanze già sature di intolleranza e di paura. Un riconoscimento a quanto realizzato negli ultimi anni dal gruppo scuola in tal senso è, per me, doveroso. Commissione scuola, Gruppi scuola e giovani dei Comitati provinciali hanno collaborato assiduamente a livello nazionale e territoriale dando vita a progettualità complesse ed efficaci contro il bullismo omofobico, che vanno consolidate, proseguite, accomodate.
Mi riferisco, per esempio, al progetto "Interventi di prevenzione contro il bullismo a sfondo omofobico" che già di per sé comprende un lavoro molto più articolato di quello svolto negli anni precedenti e del quale alcune fasi non sono ancora terminate: la presentazione della ricerca, la pubblicazione e distribuzione di materiali informativi, didattici e divulgativi.
Tali momenti costituiscono parte di queste semplici linee programmatiche.
Nel prossimo anno dovranno essere garantiti momenti di Formazione specifici rivolti agli operatori dei Comitati provinciali al fine di rendere omogenea e strategica la preparazione su tutto il territorio nazionale.
Al fianco della formazione degli operatori e dell'attività territoriale con laboratori di educazione alle differenze rivolti alle classi e alle assemblee degli studenti, sarà necessario un lavoro di costruzione di contatti e rapporti con le associazioni dei genitori, con i sindacati e le associazioni dei docenti, così come dovranno continuare i proficui rapporti di collaborazione con le associazioni studentesche.
Costruire e lavorare in rete con Associazioni e Istituzioni porterà ad una maggiore comprensione dei temi legati all'orientamento sessuale, all'identità di genere a al benessere dei giovani omosessuali e transessuali nelle scuole e potrà concretizzarsi in collaborazioni specifiche e progetti condivisi.
Dovremo pensare e realizzare offerte formative precise rivolte anche ai docenti e agli operatori scolastici che ancora oggi risultano spesso impreparati nell'affrontare fenomeni di bullismo omofobico o anche solo nell'accogliere problemi e bisogni di giovani studenti lesbiche e gay.
Essendomi stata riconosciuta una triplice responsabilità, sarà mio impegno incentivare e promuovere una collaborazione trasversale e contaminante tra Giovani, Scuola e Politiche di genere. Maura Chiulli







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