Precari scuola: «Scrutini rallentati» La protesta
Data: Martedì, 06 aprile 2010 ore 00:00:00 CEST Argomento: Redazione
Il
coordinamento dei precari della scuola catanese promette battaglie per
gli scrutini di giugno.
Minacciando di boicottarli, ritardandoli.
«Di fronte all'ostinata indifferenza del governo verso le proteste dei
lavoratori della scuola contro la politica dei tagli e di distruzione
del sistema di formazione pubblico - è scritto in un lungo documento -
il movimento dei precari della scuola sta portando avanti una campagna
di boicottaggio degli scrutini di giugno.
Il blocco degli scrutini tradizionale è stato una forma di lotta molto
radicale e molto efficace, che in passato ha dato grande forza e
visibilità alle rivendicazioni dei lavoratori della scuola.
Purtroppo, però, questa forma di lotta è ormai vietata dalla legge 146
del 1990.
«Tuttavia - riprende il documento - è ancora possibile mettere in
pratica azioni che vadano al cuore della burocrazia scolastica,
inceppandone momentaneamente gli ingranaggi.
La soluzione è lo sciopero degli scrutini, cioè uno sciopero
tradizionale indetto per due giorni - nel rispetto della vigente
normativa sindacale - in concomitanza con lo svolgimento degli scrutini
in modo da farne slittare lo svolgimento, che sfata il falso mito
dell'intoccabilità degli scrutini.
«Lo sciopero è oggi l'ultima arma rimasta in mano ai lavoratori e lo
sciopero degli scrutini è la forma di sciopero più radicale che si
possa praticare.
Esistono dei precedenti confortanti: il 3 e 4 febbraio scorsi a Genova
slittamento di due giorni dello svolgimento degli scrutini; in molte
città d'Italia il 12 marzo i lavoratori della scuola che hanno aderito
allo sciopero, là dove erano previsti scrutini, ne hanno determinato lo
slittamento.
Un'iniziativa come questa va preparata con grande cura. E'
indispensabile arrivare alla fine dell'anno scolastico con un livello
altissimo di mobilitazione nelle scuole.
Crediamo che si debba da subito intraprendere tutte le iniziative a
nostra disposizione, assemblee, picchetti davanti alle scuole,
volantinaggi, mozioni dei collegi dei docenti, che contribuiscano a
surriscaldare il clima nelle scuole.
Perciò - conclude - chiediamo ai sindacati e alle Rsu di mettere in
pratica le azioni necessarie a creare uno stato di agitazione
permanente nelle scuole e chiediamo loro che vigilino sul rispetto
della legalità scolastica onde evitare neutralizzazioni di un eventuale
sciopero degli scrutini.
Infine chiediamo a tutti i colleghi di partecipare alla costruzione
dello sciopero degli scrutini».
Su lavoratoriscuolact@virgilio.it informazioni e adesioni allo sciopero
degli scrutini di giugno.
La Sicilia del 4 aprile 2010
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