SICILIA: LA CORRUZIONE HA ORMAI SUPERATO I LIVELLI DI GUARDIA
Data: Lunedì, 05 aprile 2010 ore 08:48:05 CEST
Argomento: Opinioni


Pochi commentatori hanno fatto rilevare che l’EFAL: Ente Formazione Addestramento Lavoratori  ha ottenuto dalla Regione, quest’anno, 6,5 milioni di euro di finanziamento nel piano appena approvato. Per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente confrontare questa cifra, con quella prevista per la legge Regionale sul diritto allo studio: 2,9 milioni di euro. Legge che ancora non riesce a trovare spazio all’Assemblea Regionale per essere discussa e approvata.   Roberto Tripodi, robertotripodi@virgilio.it

L’arresto dell’architetto Giuseppe Liga, accusato di essere ai vertici di Cosa Nostra quale successore della famiglia Lo Piccolo nel mandamento di S. Lorenzo, Segretario regionale del Movimento Cristiano dei Lavoratori che controlla i patronati SIAS e il centro di formazione professionale EFAL, apre nuovi scenari nei rapporti tra CFP, regione e mafia.
In una delle intercettazioni delle telefonate dell’architetto Liga, indagato come referente di Cosa Nostra, risulta che il presidente della Regione lo abbia chiamato per invitarlo a Palazzo d’Orleans a ritirare dei volantini elettorali del suo partito. Il presidente, interrogato, ha ironizzato sulla questione.
Il mio amico Hermann, assessore all’urbanistica di Rotterdam, si è dovuto dimettere per aver usato il telefono del Comune per chiamare un suo amico di Catania (per questioni private.)
Pochi commentatori hanno fatto rilevare che l’EFAL: Ente Formazione Addestramento Lavoratori (Liga è stato dimissionato dal MCL solo l’11 marzo 2010), ha ottenuto dalla Regione, quest’anno, 6,5 milioni di euro di finanziamento nel piano appena approvato. Per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente confrontare questa cifra, con quella prevista per la legge Regionale sul diritto allo studio: 2,9 milioni di euro. Legge che ancora non riesce a trovare spazio all’Assemblea Regionale per essere discussa e approvata.
Per essere chiari, mentre al Centro di Formazione dell’arch. Liga, appena arrestato, sono stati concessi 6,5 milioni per un’attività professionale i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, a tutte le scuole statali della Sicilia sono promessi 2,9 milioni per: migliorare i livelli di apprendimento degli allievi, educare gli adulti, istituire l’anagrafe regionale degli studenti, sostenere le scuole nelle aree montane e nelle isole minori, istituire la Conferenza delle scuole, agevolare la transizione dalla scuola al lavoro, integrare gli alunni stranieri, intervenire a favore dei disabili, creare un sistema informativo regionale.
E pensare che nel disegno di legge dell’on. Caronia sul diritto allo studio era contenuto un articolo che istituiva il Corpo Ispettivo sui centri di formazione professionale e i funzionari regionali, vedendolo, ne chiesero la cancellazione in quanto avrebbe interferito con le competenze della Formazione e avrebbe ritardato l’approvazione della legge.
Non meno preoccupante è l’arresto del Presidente del Consiglio Comunale di Rosolini, accusato di essere il gestore di un “diplomificio paritario”. I Carabinieri hanno accertato che la scuola paritaria rilasciava diplomi sulla base di una documentazione falsa: false presenze, falsi iscritti, false lezioni, falsi voti e così via.
Ci chiediamo a questo punto perché la Regione non sostenga legislativamente l’azione decisa del Direttore Generale Patrizia Monterosso che vorrebbe iniziare un’opera di pulizia seria nei CFP e nei diplomifici.
Non è normale che ad eseguire i controlli sulle paritarie e sui CFP siano solo i carabinieri. In una democrazia normale dovrebbero essere le amministrazioni a intervenire, anche perché sono proprio loro a rilasciare le autorizzazioni senza, fra l’altro, indicare chiaramente e formalmente secondo quali criteri.
Le idee chiare, per fortuna, le ha il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, che al CERISDI, il 23 marzo, alla presentazione del libro “Investire in conoscenza”, ha detto in maniera chiara “Chiudere i Centri di Formazione Professionale reinvestendo le risorse nella scuola media e secondaria”. Quella che La stampa l’ha definito “una proposta choc”, a noi sembra ragionevole e sensata.
Forse sarebbe il caso che la borghesia intervenisse direttamente nella gestione politica, perché abbiamo l’impressione che questa crisi stia diventando strutturale, irreversibile e il peggio deve ancora venire.

Roberto Tripodi, robertotripodi@virgilio.it,
Presidente regionale ASASI
Preside ITI Volta Palermo
Consulente della V Comm. Legisl. A.R.S.








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