Bernocchi, cobas: piu’ di 40 mila posti cancellati da settembre
Data: Domenica, 04 aprile 2010 ore 09:36:24 CEST Argomento: Rassegna stampa
Dobbiamo
preparare tutti/e insieme, a partire dai precari, le maggiori vittime
del massacro, e con la
partecipazione di tutti i docenti ed Ata intenzionati a difendere la
scuola pubblica, un diffusissimo e movimentatissimo SCIOPERO DEGLI SCRUTINI, che
impedisca il nuovo scempio, costringa il governo a cancellare i tagli,
apra le porte all’assunzione stabile dei precari che, spremuti e
sfruttati “sottocosto” (un docente precario costa allo Stato il 30% in
meno di uno “stabile”) per decenni, oggi si vorrebbe espellere
spietatamente dalla scuola.
Comunicato-stampa
PROSEGUE IL MASSACRO DELLA SCUOLA PUBBLICA
Bernocchi, cobas: piu’ di 40 mila posti cancellati da settembre
Se qualcuno/a avesse nutrito dubbi su quanto i Cobas dicono a gran voce
da mesi - e che hanno ribadito il 12 marzo durante lo sciopero e la
manifestazione nazionale della scuola - a proposito delle prossime
tappe del massacro della scuola pubblica, il governo e Gelmini si sono
incaricati di fugarli definitivamente. Nell’incontro con i sindacati
concertativi hanno ribadito (sulla entità dei tagli Tremonti era stato
chiarissimo, i sindacati di comodo e la sedicente opposizione
parlamentare sanno tutto da parecchi mesi) che nel prossimo anno
scolastico spariranno 26 mila posti di lavoro tra i docenti (qualche
migliaio in più secondo i nostri calcoli) e circa 15 mila tra gli ATA. Insomma, come se a settembre chiudessero
tutti gli stabilimenti Fiat in Italia e i petrolchimici nello stesso
tempo. Ma mentre quest’ultima notizia costringerebbe anche i
sindacati passivi e la sedicente opposizione partitica, PD in primis, a
reagire in qualche modo, la sparizione di altri 41 mila posti di lavoro
nella scuola lascia tutti costoro, che vivono solo di simulato
antiberlusconismo, beatamente indifferenti: e poi ci si interroga sul
perché il 42% degli italiani/e - tra chi non è andato alle urne e chi
ha votato scheda bianca o l’ha annullata - si è rifiutato di votare
alle elezioni regionali.
Ma la partita non è affatto chiusa. Abbiamo due mesi di tempo per
organizzare una fine d’anno scolastica assai “movimentata”, recuperando
quell’arma che ci è stata sottratta tanti anni fa, grazie a quel
mega-inciucio tra sindacati concertativi (Cgil e Cisl in primis) e
governi che produsse la micidiale e anticostituzionale legge 146/90
antisciopero e anti-Cobas, come venne chiamata all’epoca. Dobbiamo
preparare tutti/e insieme, a partire dai precari, le maggiori vittime
del massacro, e con la partecipazione di tutti i docenti ed Ata
intenzionati a difendere la scuola pubblica, un diffusissimo e
movimentatissimo SCIOPERO DEGLI SCRUTINI, che impedisca il nuovo
scempio, costringa il governo a cancellare i tagli, apra le porte
all’assunzione stabile dei precari che, spremuti e sfruttati
“sottocosto” (un docente precario costa allo Stato il 30% in meno di
uno “stabile”) per decenni, oggi si vorrebbe espellere spietatamente
dalla scuola.
Piero Bernocchi portavoce nazionale
COBAS
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