SCUOLA/ Ecco come (e soprattutto, perché) insegnare la grammatica
Data: Venerdì, 02 aprile 2010 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Redazione


Ma proprio qui si annida il vero problema: come impartire l’insegnamento della grammatica ai nostri studenti, in modo che si traduca in conoscenza e competenza durevolmente acquisite? È evidente infatti a chi pratichi il mondo della scuola che non è l’insegnamento linguistico a essere venuto meno: è venuta meno l’efficacia di un metodo tradizionale pur glorioso, ma con tutta evidenza non più adeguato alle mutate condizioni cognitive, culturali e sociali dei nostri giovani.

Non è possibile rispondere a tale questione nello spazio di un solo articolo, tuttavia paiono interessante oggetto di riflessione e di dibattito le conclusioni-proposte emerse dal recente convegno nazionale del Giscel (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica) tenutosi a Padova dal 4 al 6 marzo scorsi, dall’accattivante titolo La grammatica a scuola. Quando? Come? Quale? Perché?

 

I numerosi interventi, di insegnanti e studiosi - tra i quali spiccano i nomi di Tullio De Mauro e Luca Serianni - hanno messo in luce i seguenti punti:

1. la necessità dell’elaborazione di un curriculum di educazione linguistica progressivo verticale, e non ricorsivo, dalle elementari all’università, che permetta agli studenti di affrontare aspetti e argomenti adeguati allo sviluppo cognitivo della loro età (“Perché i manuali delle elementari devono contenere - pena il non essere scelti dalle maestre - la definizione di antònimo, se poi neppure all’università gli studenti di lettere sanno cosa sia questo misterioso oggetto?” ha osservato il professor De Mauro);

2. non multa, sed multum: gli argomenti di studio vengano presentati in maniera essenziale, ma solida e chiara: il manuale di grammatica deve appunto essere un manuale, non una trattazione enciclopedico-scientifica delle ultimissime acquisizioni (o pseudo-acquisizioni) della linguistica contemporanea;

3. questo secondo punto richiede che insegnanti e manuali siano il più possibile preparati gli uni e rigorosi gli altri (metodologicamente ineccepibili e purtroppo proporzionalmente impietosi sono  stati i risultati dell’esame condotto dal professor Serianni sui più usati manuali di grammatica in uso nella scuola secondaria di primo e secondo grado).

da www.iisussidiario.net







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