NELLO POGLIESE ALL’ITG “BRUNELLESCHI” DI ACIREALE
Data: Giovedì, 01 aprile 2010 ore 00:02:09 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


La serata è iniziata con una insolita puntualità, con la presentazione da parte del Preside Salvatore Comparato dell’Avv. Nello Pogliese con il quale ha detto è legato da una amicizia che risale ad una comune adolescenza.

Proseguendo ha fatto, poi, una descrizione della sua attività di opinionista, pubblicista, relatore scientifico sottolineando il suo percorso professionale con quasi 50 anni di avvocatura con diverse partecipazioni a diversi processi che lo hanno reso noto per il suo talento e per la dovizia della sua preparazione giuridica.
Ha quindi passato la parola, vista la curiosità e l’interesse dei tanti presenti all’oratore che ha esordito, sottolineando che il tema affidatogli “Affidarsi alla costituzione” era un argomento molto impegnativo e che non era possibile svolgerlo in modo completo ed esaustivo.

Ha ricordato che avrebbe proceduto per saltus e spaccati e si è riservato nel successivo dibattito di riprendere aspetti e problemi non adeguatamente trattati.

L’incipit è stato il CURPUS IURIS CIVILIS E LA MAGNA CHARTA LIBERTATUM del 1215 e su questo parallelismo di queste culture giuridiche diverse, quella anglosassone e quella romana ha proseguito la sua relazione, a volte organicamente a volte volutamente con voli pindarici soffermandosi sul giusnaturalismo, il contrattualismo le dichiarazioni dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 e le costituzione del 1791 del 1793 in Francia, la costituzione americana per passare allo statuto albertino, al “ritorniamo” allo statuto di S. Sonnino fino ad arrivare ai lavori della costituente alla fine della seconda guerra mondiale.

Il relatore si è soffermato a lungo sui lavori della costituente e in particolar modo su quelli della commissione dei 75, e si è dilungato sul dibattito avvenuto tra i nostri padri costituenti e sul clima difficile in cui è avvenuto evidenziando le loro diversità, i loro contrasti e la necessità di trovare comunque il necessario accordo tra le varie tradizioni politiche, culturali e giuridiche presenti allora nel paese da quella dossettiana a quella azionisti, da quella liberale a quella socialista e comunista, rivelando a seconda degli aspetti trattati il suo disappunto, il suo rammarico, le sue preferenze e le sue scelte.

Cita di proposito spesso A. C. Iemolo, N. Bobbio e in modo particolare l’opera di Orazio Condorelli nella cui posizione si riconosce quasi sempre. Conclude ricordando, poi, che la nostra costituzione è stata varata solo il 1-1- 1948, piuttosto tardi rispetto alle carte costituzionali di altri paesi occidentali e che quindi la nostra costituzione è abbastanza giovane ma che essa è un vero monumento giuridico nel panorama delle costituzioni moderne e che non va considerata, poi, un feticcio perché in alcune parti dovrebbe essere aggiornata, in quanto tutto è in divenire.

È seguito, a questo punto, un lungo ed animato dibattito con diversi interventi conclusi dal Preside Salvatore Comparato che è entrato nel merito della relazione con considerazioni puntuali e circostanziate e con un ringraziamento al relatore, anche a nome dei presenti per la passione e la sapienza giuridica dimostrata, invitandolo a ritornare al Brunelleschi e in altre scuole della città.

FILIPPO LAGANA

   L'Avv. Nello Pogliese ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza, a ventidue anni, nel 1964, con voti 110 su 110 e la Lode.
Ha svolto la patica forense in Roma presso lo Studio dell' Avv. Rinaldo Taddei.
Ha conseguito l'abilitazione al patrocinio dinanzi le Magistrature Superiori per esami.
Ha trattato importanti processi quali la sciagura aerea di Punta Raisi, la strage di Ustica, la banda delle Coop, i fatti di Sezze Romano in cui venne imputato di omicidio l'On. Sandro Saccuci, le spie dell'aeroporto di Comiso, lo scandalo dell'Istituto Finanziario Italiano, lo scandalo di Viale Africa, l'indagine sulla colonna veneta degli Skin, la difesa dei killer delle carceri.
Nel 1978 si offrì come ostaggio nel corso della rivolta di Termini Imerese, quando brigatisti e delinquenti comuni si asserragliarono all'interno del carcere a regime speciale dei "Cavallacci", sequestrando quattordici persone; la rivolta ebbe termine dopo ventidue ore di estenuanti trattative con la consegna delle armi impiegate dai detenuti nelle mani dell'Avv. Pogliese; a consegnare materialmente sette pistole e un numero considerevole di armi bianche fu il capo della rivolta, il bandito Pietro Cavallero, in quegli anni politicizzato.
L'Avv. Pogliese ha partecipato a decine di congressi giuridici, ha pubblicato diversi lavori scientifici e uno svariato numero di articoli d'opinione su quotidiani e settimanali.
E' un esperto di studi sul terrorismo, sul quale argomento ha tenuto molte conferenze e partecipato a diversi dibattiti.






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