Un'alleanza per la crescita
Data: Sabato, 27 marzo 2010 ore 12:24:17 CET
Argomento: Eventi


Nella “Letterina” n. 229 del 25 febbraio 2010 ho scritto che “Il vecchio triangolo: alunni - insegnanti-genitori” sembra rotto e ogni lato sembra procedere per vie parallele con il rischio di non incontrarsi mai. Eppure l’art.16,4 del D. P. R. 275/99 afferma che il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell’autonomia assumendo le rispettive responsabilità.
La scuola, perciò, é istituzionalmente tenuta a impegnarsi per collaborare a ricostruire quel triangolo indispensabile per un itinerario d’istruzione, educazione e formazione.
Non vi è dubbio che il diritto/dovere primario alla formazione spetta ai genitori senza possibilità di delega in bianco, ma, in uno Stato democratico, non si può escludere la necessità di assumere una corresponsabilità anche da parte della scuola.
L’occasione di riflettere sul tema ci è stata offerta, la settimana scorsa dalla Casa Editrice “La Tecnica della scuola” (www.latecnicadellascuola.it) che ha presentato il dossier “Genitori & scuola. Costruire l’alleanza”, pubblicato nel proprio bimestrale “Scuola insieme” diretto dalla dott.ssa Gabriella Girgenti.
Si è trattato di un dibattito sereno, approfondito, corale e propositivo. E non poteva essere diversamente trattandosi di un tema su “un’alleanza” tra pari (famiglia-scuola) alla ricerca di strategie per migliorare la partecipazione alle scelte educative indirizzate alla crescita degli alunni.
Patendo dalla constatazione che i genitori rappresentano una componente della comunità scolastica spesso invocata, più spesso elusa e raramente evitata, ci si è chiesto: “ma, in definitiva, che cosa chiede la scuola alla famiglia e questa alla scuola?”.
Il dirigente scolastico Piero Cattaneo, (www.pavonerisorse.it) dopo avere accennato al disorientamento che, spesso, affligge gli operatori scolastici a causa dei continui “cambiamenti” di rotta delle politiche governative in materia di istruzione, formazione e educazione, si è fermato a delineare gli atteggiamenti e il ruolo dei genitori nel sistema scolastico del nostro Paese.
Con l’avvento dell’autonomia, ha affermato il relatore, i genitori rappresentano una “situazione di frontiera” tra la scuola e l’extrascuola e quindi hanno la responsabilità di essere “l’ago della bilancia” nel sostenere le richieste formative che originano dal territorio di appartenenza.
Ogni scuola ha una sua identità e, quindi, si differenzia dalle altre. Da qui il diritto delle famiglie di essere coinvolte nelle scelte educative e negli orientamenti rispetto alle questioni gestionali e organizzative e il dovere delle scuole ad agire di conseguenza.
I problemi emergenti che esigono un vero patto di “alleanza”, sono dati dal fenomeno legato alla diversità e quindi all’accoglienza e all’inclusione che richiedono di superare la logica della semplice comunicazione delle scelte, in favore della logica del coinvolgimento responsabile nella ricerca delle ipotesi di soluzioni più idonee e funzionali.
La riflessione è stata ripresa e approfondita dal dott. Davide Guarneri nella sua qualità di presidente dell’Associazione Italiana Genitori onlus (www.age.it) e nella veste, come dallo stesso fatto presente, di “padre di quattro figli”.
Gli appelli rivolti, in tutte le occasioni, dalla nostra Associazione, anche perché espressione del buonsenso di genitori che pensano al futuro dei figli, ha affermato il relatore, si muovono nella richiesta di qualità nell’istruzione. Quantità non corrisponde, necessariamente, a qualità. Nello stesso tempo, non vale neppure l’opposto: riduzione di quantità, non corrisponde necessariamente ad aumento di qualità. Lo sappiamo che l’istruzione costa, ma siamo convinti che l’ignoranza costi ancora di più.
La legislazione europea e, in particolare, quella italiana, ha proseguito, ha introdotto il concetto di cooperazione fra scuola e famiglie, e, recentemente, ha utilizzato anche il termine di corresponsabilità. Non sempre, però, si riesce a superare la distanza tra l’ideale normativo e la pratica quotidiana. I genitori, a volta, sono visti come invasori di campo non proprio o come semplici utenti di un servizio.
In quest’ottica, l’associazionismo si pone come luogo di mediazione d’interessi, di formazione e preparazione alla partecipazione.
Il prof. Giovanni Morello ha posto l’accento sulla necessità di stabilire un’autentica e positiva relazione tra scuola e famiglia ed ha suggerito alcuni strumenti utili e alcune tipologie di azioni non solo per conoscere le dinamiche familiari e gli stili educativi ma anche per agevolare il coinvolgimento dei genitori specialmente di quelli “disinteressati” al successo scolastico dei figli.
La dirigente scolastica Anna Maria Di Falco ha sottolineato come, specialmente nella scuola secondaria di secondo grado, la partecipazione si riduce alla domanda del genitore: ”Come va mio figlio”? e alla risposta del docente: “Potrebbe fare meglio”. Tale situazione, proprio perché non basata sulla reciproca cooperazione e proprio perché non finalizzata alla ricerca delle cause dell’eventuale disagio per sostenere la crescita globale del ragazzo, resta un rito inutile e, a volte, rischioso per le possibili incomprensioni e tensioni emotive.
Il Dirigente scolastico Elio Marotta ha presentato una carrellata di temi e modalità operative che possono essere utilizzate dalla scuola nella progettazione e nella realizzazione d’iniziative formative per le famiglie. Si tratta di modelli formativi non scolastici avendo al centro la dimensione relazionale e comunicativa, con un vero “contratto formativo” per fornire ai genitori elementi per una conoscenza e un controllo delle varie iniziative.
 In perfetta sinfonia d’intenti, i relatori hanno auspicato che il confronto, la disponibilità, la partecipazione e la condivisione, nella distinzione dei ruoli vista come risorsa e non come limite, diventi uno stile educativo concreto in grado di facilitare l’accoglienza, l’inclusione, la crescita di ogni alunno, non uno di meno.
Quanto sopra non esaurisce certamente la problematica affrontata durante la tavola rotonda, ma vuole essere, un invito a leggere l’interessante Dossier e un‘occasione per un doveroso plauso e apprezzamento per il lavoro che la Casa editrice “La Tecnica della scuola” continua a mettere a disposizione di tutti.

Giuseppe Luca, pippo.luca@alice.it
Direttore Responsabile della “Letterina”






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