Inghilterra: mercato in aumento per i regali agli insegnanti
Data: Venerdì, 26 marzo 2010 ore 15:29:23 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il sindacato degli insegnanti britannici ATL, dopo aver condotto una ricerca su mille dei propri associati, insegnanti di scuola primaria, secondaria e gruppi dirigenziali, ha concluso che studenti e famiglie non dovrebbero subire pressioni per portare regali ai docenti in occasione della fine di un percorso scolastico. (da Tuttoscuola)
Da parte dei nostri sindacati mai verrebbe in mente di fare una ricerca simile, forse perchè hanno paura di trovare sorprese spiacevoli o forse perchè sono impegnati in problemi molto più seri. Sta di fatto che i regalini agli insegnanti a fine anno in molte scuole primarie sono una sorta di piacevole rito e un modo per ringraziare i maestri del loro costante impegno nella perenne emergenza.

Redazione

La rilevazione indica come il 93% degli intervistati abbia ricevuto regali, il più popolare dei quali è la classica scatola di cioccolatini (85% del totale). Dopo i cioccolatini, i regali più ricorrenti sono fiori e piante (53%), seguiti da bottiglie di alcolici (49%) e articoli di profumeria (48%).
Ve ne sono, tuttavia, di curiosi: un insegnante ha ricevuto biglietti per vedere l'opera, un altro per assistere ad incontri di cricket e un altro addirittura dello champagne.
Il periodo preferito per offrirli è di solito al termine dell'anno accademico(70%), seguito dalle ricorrenze religiose, senza distinzione di credo praticato.
La ricerca ha rilevato come la maggior parte delle scuole non preveda particolari regolamentazioni della questione.
Il prossimo 29 marzo i soci del sindacato discuteranno dell'argomento durante la loro conferenza annuale a Manchester per definire se la pratica dei regali non stia diventando troppo commerciale.
Infatti, alcuni insegnanti osservano che molti negozi specializzati nella vendita di cartolerie e biglietti augurali, si riempiono di merci proprio in corrispondenza della fine dell'anno scolastico e ritengono che, al di là del piacere rappresentato dal riconoscimento anche tangibile per il lavoro svolto, a lungo andare, questa abitudine potrebbe dimostrarsi dannosa.
Il segretario generale dell'ATL ha detto: "Benché molti docenti abbiano piacere di ricevere regali come apprezzamento per il loro duro lavoro, tuttavia non ci contano. Certamente non vogliono che i  loro allievi si sentano obbligati a far loro dei regali e poi sentirsi umiliati se non possono permetterseli economicamente. Preferirebbero che piccoli doni o biglietti fossero realizzati direttamente dagli allievi: il pensiero è ciò che davvero conta".
"Il miglior regalo che abbia mai ricevuto - ha confessato un'insegnante, capo-dipartimento in un college - è stato un biglietto realizzato direttamente da un gruppo di allievi nel quale mi hanno espresso il loro ringraziamento per aver cambiato le loro vite e per essere stati incoraggiati dalla fiducia da me riposta nei loro confronti".
Anche in Italia c'è la stessa abitudine delle scuole inglesi. I sindacati della scuola non ne parlano, ma le madri sì e, qualche volta, criticando e subendo l'iniziativa.







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