Ghizzoni: Gelmini prende 100 e (forse) restituisce 10
Data: Venerdì, 26 marzo 2010 ore 08:32:30 CET Argomento: Rassegna stampa
Il ministro Gelmini striglia i presidi che chiedono soldi
alle famiglie e promette nuovi fondi per 10 milioni. Ghizzoni:.“La
spudoratezza del ministro Gelmini non ha confini. E’ arrivata al punto
di annunciare lo stanziamento – ma solo il prossimo anno – di 10
milioni per il funzionamento ordinario delle scuole dopo averne
tagliato 100 in finanziaria. E ha il coraggio di sgridare i presidi
perché si sono ridotti a chiedere soldi alle famiglie per tirare
avanti. Siamo a tanto: dopo la tragedia di una scuola messa in
ginocchio ecco la farsa di un ministro rapace che vuol passare per
benefattore."
Redazione
“La spudoratezza del ministro Gelmini non ha confini. E’ arrivata al
punto di annunciare lo stanziamento – ma solo il prossimo anno – di 10
milioni per il funzionamento ordinario delle scuole dopo averne
tagliato 100 in finanziaria. E ha il coraggio di sgridare i presidi
perché si sono ridotti a chiedere soldi alle famiglie per tirare
avanti. Siamo a tanto: dopo la tragedia di una scuola messa in
ginocchio ecco la farsa di un ministro rapace che vuol passare per
benefattore.
Asfissiata dalle favole melense del governo del fare e del partito
dell’amore la scuola – e con lei la nazione – rischia ormai di
soffocare. E’ una guerra tra poveri. Da una parte i dirigenti
scolastici costretti a chiedere il versamento dei contributi perché non
sanno come fare a trovare i soldi per il funzionamento delle scuole;
dall’altra le famiglie costrette a pagare di tasca propria per mandare
i figli a scuola.
Su questa vergogna nazionale ho presentato un’interrogazione in
Parlamento. Cosa intende fare il ministro Gelmini, a parte l’elemosina
dei 10 milioni, per impedire che i presidi, ridotti in mutande dalla
rapina di Stato, pretendano a loro volta soldi non dovuti alle famiglie
già colpite dalla crisi?
La realtà è che questo governo mette le mani in tasca ai cittadini due
volte: prima con i debiti non pagati alle scuole (oltre un miliardo nei
confronti di 10500 istituti in tutta Italia); poi con i cosiddetti
contributi volontari alle spese scolastiche, che ormai sono diventati
balzelli quotidiani per supplire alle carenze dello Stato. Così facendo
si distrugge la scuola pubblica delineata dalla nostra Costituzione e
da più di sessant’anni di storia repubblicana”. (Da
://www.sassuolo2000.it/)
|
|