Superiori, incognita corsi sulle iscrizioni
Data: Mercoledì, 24 marzo 2010 ore 17:00:00 CET
Argomento: Redazione


la scelta dei futuri liceali. Sei indirizzi di studio in tutto: classico, scientifico, scienze umane, linguistico, aristico e musicale. Così sono da rifare i Pof, ovvero i Piani di offerta formativa, nei licei della Capitale. Con molte domande a cui trovare risposta per prof e famiglie.

«Siamo in riunione permanente sul tema - spiega la preside del liceo classico Giulio Cesare, Carla Sbrana - in attesa che vengano chiariti tutti i dettagli da parte del ministero. Ad esempio, c’è la possibilità di introdurre materie opzionali e noi siamo orientati a puntare su storia dell’arte, che può essere utile anche ai fini lavorativi, ma ancora non sappiamo come verranno coperte le spese».

Tra le sei opzioni per gli studenti, le due novità assolute, il liceo musicale e il liceo delle scienze umane: per il primo, nel Lazio, sarà solo il Convitto Nazionale a ospitare la novità già da settembre, con una sezione coreutica. «Le richieste non mancano, ma è ancora presto per fornire numeri precisi», rispondono dalla scuola di Prati. Il liceo delle scienze umane sarà attivato nella succursale Buon Pastore del Montale e al liceo Giordano Bruno.

«Ci stiamo attrezzando alle novità», afferma Cosimo Guarino, preside del liceo classico Mamiani, dove i programmi di massima sono già stati definiti e le iscrizioni per i nuovi 320 posti complessivi procedono «sui livelli degli scorsi anni».

«Abbiamo chiesto alle famiglie che vogliono iscrivere i figli al primo anno - sostiene il preside del liceo Dante, Carlo Mari - di indicare le materie opzionali che preferiscono e l’interesse per questa novità è già emerso.

La scelta è tra un aggiunta di matematica già dal primo anno, approfondimento di cultura artistica o in materia giuridica, economica, geografica».
Qui, come in altri istituti, ci sono stati incontri con gli “aspiranti” iscritti. «Siamo in attesa di ulteriori chiarimenti ministeriali - precisa la preside del liceo scientifico Pasteur, Daniela Scocciolini. - I docenti non sono favorevoli ai cambiamenti. La nostra intenzione è valorizzare la lingua straniera, altrimenti mortificata allo scientifico».

Al momento, le iscrizioni nelle superiori, procedono «sui livelli del 2009». Un dato che si estende agli istituti tecnici, i più interessati dalla riforma. «C’è una grande confusione - assicura Marcella Cognolato, docente dell’istituto Von Neumann. - Abbiamo fatto incontri con i ragazzi, in attesa di chiarimenti su un provvedimento che modificherà radicalmente l’istituto tecnico industriale».

Questa scuola si inserirà nel settore tecnologico, con indirizzi di informatica e telecomunicazioni, elettronica ed elettrotecnica. Stesse problematiche tra i docenti degli istituti Ferraris, Armellini e tra i genitori. «Non è solo un problema di definizione dell’istituto - afferma Maura Brevetti, madre di una ragazza dell’Armellini - ma non si può iscrivere un figlio in questa incertezza».

da www,ilmessaggero.it







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