Educazione degli adulti: tempi duri.
Data: Martedì, 23 marzo 2010 ore 14:38:51 CET Argomento: Rassegna stampa
In questi giorni alle camere è stato presentato per il
prescritto parere lo schema di regolamento riguardante il riordino dell'educazione degli adulti.
Come è capitato per i regolamenti su elementari, medie e licei, per
comprendere qualche cosa delle finalità e degli effetti della
cosiddetta riforma anche per questo provvedimento occorre fare i conti
con le cifre. Al momento non è
neppure certa la reale esistenza delle 150 istituzioni scolastiche
autonome che dovrebbero insediarsi sul territorio nazionale.
Infatti la loro creazione é condizionata al venir meno di altrettante
unità di scuola autonome in aggiunta alle 350 che il nostro ordinamento
dovrebbe perdere in virtù della razionalizzazione della rete il
prossimo anno scolastico.
Redazione
In questi giorni alle camere è stato presentato per il prescritto
parere lo schema di regolamento riguardante il riordino dell'educazione
degli adulti.
Il decreto prende le mosse dalla
politica di riduzione della spesa per l'istruzione prevista dall'art.64
della legge 133/08 e dall'art. 1, comma 632, della legge n. 296 del
2006 che prevedeva, sicuramente con altre intenzioni rispetto allo
sviluppo delle attività, un riordino su base provinciale del sistema
fino ad oggi in atto. ( Nicola
Colajanni- ItaliaOggi)
Come è capitato per i regolamenti su elementari, medie e licei, per
comprendere qualche cosa delle finalità e degli effetti della
cosiddetta riforma anche per questo provvedimento occorre fare i conti
con le cifre. Al momento non è neppure certa la reale esistenza delle
150 istituzioni scolastiche autonome che dovrebbero insediarsi sul
territorio nazionale. Infatti la loro creazione é condizionata al venir
meno di altrettante unità di scuola autonome in aggiunta alle 350 che
il nostro ordinamento dovrebbe perdere in virtù della razionalizzazione
della rete il prossimo anno scolastico.
Gli iscritti
Occorre quindi valutare quanti soggetti sono stati accolti nel sistema
nei precedenti anni scolastici e quanti lo saranno l'anno prossimo. Le
tabelle statistiche al riguardo sono riportate nella relazione
ufficiale di illustrazione del provvedimento. Esse ci presentano la
seguente situazione. Nell'anno scolastico 2007-08 erano: 402.228 gli
iscritti nelle attività promosse dai Ctp, i centri territoriali
permanenti, 77.509 gli iscritti ai corsi serali per il conseguimento
del diploma o della qualifica, distribuiti in 894 sedi di erogazione
degli istituti di istruzione secondaria superiore.
L'organico
La relazione tecnica prevede che l'organico dei docenti impegnati nelle
varie attività nella primaria, nella secondaria di I (un primo livello
articolato in due moduli, uno per il titolo conclusivo del primo ciclo
e uno per l'assolvimento dell'obbligo) e nella secondaria di II (un
secondo livello articolato in tre moduli) passi rispettivamente dalle
1.293, 2.938, 5.729 unità a 1.271, 2.889 e a 3.703 con un taglio
complessivo di 2.097 unità comprensivo dei 179 posti eliminati già
quest'anno. Solo nella secondaria superiore il taglio riguarderà,
nell'anno scolastico 2010-11, 2.026 posti pari al 34.36% dei posti oggi
esistenti. Il piano programmatico prevedeva la riduzione di 1.500
cattedre concentrata nell'anno scolastico 2009-10. Il decreto
interministeriale sugli organici inviato in bozza alle scuole con la
circolare ministeriale n.38 del 2 aprile 2009 all'art 9) stabiliva che
l'organizzazione e la dotazione organica dei centri provinciali per
l'istruzione degli adulti è regolata dal decreto 25 ottobre 2007
emanato in applicazione della legge dell'art. 1, comma 602, della legge
27 dicembre 2006 n. 296. «In attesa di dare piena applicazione, la
dotazione organica assegnata a livello regionale ai Centri Territoriali
Permanenti per l'istruzione e la formazione in età adulta, rimane
confermata nelle attuali consistenze e non può superare quella relativa
all'organico di diritto dell'anno scolastico 2008/2009. Eventuali
variazioni, debitamente motivate, sono consentite solo entro la
consistenza delle dotazioni organiche assegnate ad ogni singola
regione».
I futuri frequentanti
Il numero dei frequentanti, che viene di fatto limitato alle attività
connesse al conseguimento dei titoli di studio, dovrebbe scendere nei
tre ordini scolastici dai 19.626,44.595 e 62.394 del 2008-2009 ai
15.254, 34.662 e 44. 440 del prossimo anno scolastico calcolati sulla
base dei nuovi parametri di iscrizione e di organico fissati agli
articoli 3 e 9 del Regolamento. Si potranno iscrivere gli adulti in età
lavorativa, anche immigrati,che non abbiano assolto all'obbligo
d'istruzione o di titoli di studio di secondaria superiore, nonché
coloro che abbiano compiuto sedici anni e che non siano in possesso del
titolo conclusivo del primo ciclo o che non abbiano adempiuto
all'obbligo(art.3).
I nuovi criteri
Le singole istituzioni scolastiche autonome saranno dimensionate
secondo i criteri stabiliti più in generale. L'organico dei docenti dei
corsi del I e del II livello sarà calcolato sulla base di un docente
ogni 12 studenti e il numero degli studenti che servirà per tale
determinazione dell'organico sarà calcolato sulla base del numero di
alunni scrutinprevidemtepati, ammessi agli esami finali o che abbiano
conseguito una certificazione relativa al livello frequentato (art.9).
Per gli Ata, l'organico dovrebbe essere quello adottato per gli
istituti comprensivi.
In realtà tali cifre sono molto lontane dalla realtà perché ignorano
gli adulti che attualmente sono nel sistema e non seguono attività
necessariamente legate al conseguimento dei titoli di studio. Il
risparmio di conseguenza sarà ben superiore ai 69 milioni di euro
previsti a regime per il solo personale docente a decorrere dal 2011.
Per i 300 presidi e direttori amministrativi, la spesa deve essere
completamente coperta da una equivalente e aggiuntiva riduzione di
istituzioni scolastiche autonome.
Ciò significa che la fase transitoria di cui tratta l'art.11 sarà assai
travagliata. Infatti si prevede che tutti gli studenti che attualmente
seguono un corso serale siano, previa valutazione, reinquadrati nel
nuovo ordinamento e con il nuovo regime degli organici. Sui contenuti
didattici(i programmi) non c'é ancora nessuna comunicazione.
In quanto ai tagli si tratta di una somma assai consistente soprattutto
se si tiene presente che per l'intera operazione di razionalizzazione
della rete scolastica era previsto per quella data un risparmio
complessivo di 85 milioni di euro.
|
|