Interrogazione dell’on.Ghizzoni al ministro Gelmini sui contributi volontari
Data: Lunedì, 22 marzo 2010 ore 11:02:45 CET Argomento: Rassegna stampa
L’On. Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in Commissione Istruzione e
Cultura, interviene con un’interrogazione parlamentare sui contributi
‘volontari’ e i tagli alla scuola: “I cosiddetti contributi volontari
sono ormai diventati balzelli quotidiani per supplire alle carenze
dello Stato”.
“Come hanno spiegato i genitori degli studenti nel corso della
manifestazione di sabato – prosegue la parlamentare – la scuola rischia
di andare a rotoli. Oltre ai tagli forsennati del Governo, le famiglie,
con i loro contributi volontari, pagano perfino le supplenze,
sostituendosi di fatto allo Stato. Su questo aspetto ho presentato
un’interrogazione in Parlamento perché da alcuni episodi a livello
nazionale emerge come vi sia l’intenzione di scaricare sulle famiglie
una parte consistente delle spese riguardanti il salario accessorio dei
docenti e del personale e le stesse supplenze brevi.
Tale situazione, che si protrae ormai nel tempo, determina una
gravissima difficoltà nell’ordinario funzionamento delle scuole
costringendole a dover far ricorso al finanziamento volontario delle
famiglie per poter affrontare le spese consuete. Vi sono stati perfino
casi in altre zone d’Italia di grave conflittualità tra dirigenti
scolastici che esigono il versamento dei contributi e famiglie e
studenti che legittimamente rifiutano tali imposizioni.
La parlamentare democratica chiede al ministro Gelmini nella sua
interrogazione quali iniziative intenda adottare “per verificare se in
tali scuole permangano le situazioni di illegalità denunciate, nonché
per segnalare ai dirigenti scolastici, che finora sono stati di diverso
avviso, che i contributi delle famiglie debbano essere considerati
volontari e, pertanto, non rientri tra i loro doveri d’ufficio
pretenderne il versamento”.
“Purtroppo – conclude l’on. Ghizzoni – questo Governo taglia le risorse
due volte: prima coi trasferimenti mancati e i tagli draconiani di
Tremonti, poi mettendo le mani nelle tasche alle famiglie con i
cosiddetti contributi volontari alle spese scolastiche, che ormai sono
diventati balzelli quotidiani per supplire alle carenze dello Stato.
Così facendo si distrugge la scuola pubblica delineata dalla nostra
Costituzione e da più di sessant’anni di storia repubblicana”.
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