IO MI DISSOCIO, DIRIGENTI SCOLASTICI SOTTO TIRO
Data: Sabato, 20 marzo 2010 ore 17:58:32 CET
Argomento: Opinioni


Io mi dissocio 
Sento il bisogno di dire che dissento e mi dissocio nella maniera più assoluta dal comportamento di qualche sparuto dirigente scolastico che, perso ogni senso della misura e ogni residua lucidità – messa certo a dura prova dalle notorie vicende, pirandelliane o sciasciane… tutte di marca siciliana… di uno sventurato concorso – menano fendenti a destra e a manca e cercano capri espiatori nei giornalisti, senza accorgersi che, in tal modo, innescano assurdi meccanismi senza fine che rischiano di far precipitare ancora di più nella stima generale dell’opinione pubblica quel poco che resta della nostra povera scuola “marca Gelmini”.
Una scuola senza prestigio, senza soldi, terra di precari senza volto e senza futuro!…
A quelli di loro che conosco personalmente e stimo, che si sforzano di mantenere ancora la dignità che compete alla carica e all’istituzione scolastica va il mio appello perché invitino al rinsavimento e impediscano logiche del tanto peggio tanto meglio che non possono che condurre allo sfascio della scuola.
La scuola, quella che con un termine retrò definivamo romanticamente “palestra di vita”, quella da cui credevamo che dovesse partire l’esempio più alto di civiltà per i giovani e la società intera, il luogo per eccellenza del dialogo maieutico, del confronto, del clima generativo di conoscenze e delle libertà. Non possiamo permettere che essa partecipi del clima di barbarie, di rissa, di facile querela e di volgarità che imperversa nel costume del nostro paese in questo sciagurato momento storico.
In quanto a me, ho presentato istanza di dimissioni da questa scuola… alla quale mi sento inadeguata e dalla quale me ne vado come me ne sono andata dalla politica… disillusa, disincantata, perché al momento non intravvedo all’orizzonte immediate possibilità di cambiamento.
Ma non posso lasciare un’eredità priva di speranze ai ragazzi verso i quali, come donna, come madre, come insegnante, nutro un profondo senso di responsabilità. Con me o senza di me, l’istituzione scuola continuerà la sua secolare opera di civiltà. Lascio il campo a colleghi, presidi e docenti che, meglio di me, con rinnovate energie intellettuali e morali sappiano far crescere i giovani come individui e come cittadini.
Cari colleghi, facciamo in modo che vinca la scuola!…
www.marinellafiume.it 

 

Nata a Noto (Siracusa), residente a Fiumefreddo di Sicilia (Catania), indirizzo e.mail marinellafiume@yahoo.it

§ Laureatasi nel 1973 col massimo dei voti in Lettere, indirizzo classico, presso l’Università degli Studi di Catania; entrata di ruolo nel 1978, è vincitrice del concorso a cattedra per l’insegnamento di Materie letterarie negli Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado. Novecento:
Vita di Orazia contadina e guaritrice, Palermo, La Luna , 1988;
L’onore femminile nell’agrumeto: lu spassu di lu lumiaru, in Atti del Seminario internazionale di studi su Onore e Storia nelle società mediterranee, Palermo, La Luna , 1989;
I dolci tra Storia e Mito, in La dimora di Demetra, Storia, tecnica e mito dell’agricoltura siciliana,Palermo, Gelka, 1989;
Ratto violento a scopo di matrimonio,”La fuitina di contraforzo”, in “Area metropolitana”, n.20/21, 1989;
Lo “ sciaffùr” rapitore. Maschi e contrattazione matrimoniale in Sicilia , in “Memoria. Rivista di storia delle donne”, n. 27 ( 3, 1989 );
Come si costruisce un cantastorie. La vita di Orazio Strano raccontata dal figlio Leonardo , in “Nuove Effemeridi”, n. 11, 1990/III;
- La tomba di Angelica la ricamatrice, in (a cura N.Ginatempo) Donne del Sud, Il prisma femminile sulla questione meridionale, Palermo, Gelka, 1993;
- Joyce Lussu. La lunga vita dell’ultima strega (“Segno”, Anno XXV, n. 205 – Maggio 1999, Palermo).
· Nel 1990, frequenta presso la Certosa di Pontignano un corso di Scuola estiva di “Storia delle donne “ organizzato dalla Società Italiana delle storiche e dall’Università degli Studi di Siena,” e diviene socia della Società. In questo ambito continua a studiare la trasformazione dei ruoli nella famiglia contadina, la trasmissione dei saperi femminili e figure di popolane e scrittrici, si vedano:
- Cose di donne , cose di Dio. Uno sguardo di dentro, in “Incontri Meridionali.
Rivista di storia e cultura”, 3-1992, Rubettino, Soveria Mannelli ( CZ); 
- La tomba di Angelica la ricamatrice, in (a cura N.Ginatempo) Donne del Sud, Il
prisma femminile sulla questione meridionale, Palermo, Gelka, 1993;
- Joyce Lussu. La lunga vita dell’ultima strega (“Segno”, Anno XXV, n. 205 –
Maggio 1999, Palermo).
· Nell’a.a. 1990-91 è utilizzata sulla base di un comando presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Catania- Dipartimento di Letteratura Italiana.
· Dall’a.s. 1991/92 e è titolare della cattedra di Materie letterarie e Latino presso il Liceo scientifico “Leonardo” di Giarre, dove insegna anche in corsi di sperimentazione scientifica (Progetto Brocca) e coordina le attività d’Istituto volte a creare nei giovani una coscienza civile antimafiosa (ai sensi della L.R. 51/80).
· I suoi lavori di critica letteraria sono rivolti tanto allo studio di Autori siciliani come G. Verga (“Mestieri” femminili e “lavoro domestico” nella Sicilia di G. Verga, in La cultura materiale in Sicilia. Atti del II Congresso internazionale di studi antropologici siciliani, Palermo, 26/29 marzo 1980), S. D’Arrigo (Lo scrittore di una Sicilia sospesa tra Scilla e Cariddi nel mito e nella storia, in “Nuove prospettive meridionali”, Anno II – n. 3, 1992), M. Coffa Caruso (“Dovesse l’amor tuo costarmi la sventura e la morte”. Marianna Coffa, una poetessa siciliana dell’Ottocento tra conformismo e trasgressione”, in “L’isola delle donne”, anno II, n.1, 1995; La poetessa massonica. Marianna Coffa e il suo lato oscuro, in La Sicilia , 19 dicembre 1996), quanto al repertorio classico verso cui la conducono i suoi studi. In quest’ultimo ambito (si veda l’articolo Prometeo ovvero il limite violato in “Risposte”, Anno IX, n. 7/8, 1994) ha rivolto il suo interesse allo studio dei rapporti che intercorrono fra testi dei grandi della Letteratura italiana e quelli degli Autori del mondo classico, soprattutto latino, come nella pubblicazione – Intertestualità lucreziane nei Sepolcri di Ugo Foscolo in “Le forme e la Storia ”, n.s. VIII (1996), pp. 89 – 139, Rubettino, Soveria Mannelli (CZ).
· Dal 1993 al giugno 2002 è sindaco del Comune di Fiumefreddo di Sicilia.
· Nell’a.a. 1993/94, è ammessa al Dottorato di ricerca in Scienze Letterarie e linguistiche – VIII ciclo, di durata triennale, che frequenta fino al conseguimento del titolo discutento la tesi Una poetessa “nel prestigio del Magnetismo”: Mariannina Coffa Caruso (1841 – 1878), Appendice: L’Epistolario amoroso Coffa-Mauceri (1854 –1872). L’inedito merita nel Dicembre 1997 il premio “Franca Pieroni Bortolotti” – VII Edizione, organizzato dal Comune di Firenze (Assessorato Pubblica Istruzione – Progetto Donna) in collaborazione con la Società Italiana delle Storiche.
· Nel 2000 esce per i tipi della Casa Editrice Lussografica di Caltanissetta il libro Sibilla arcana – Mariannina Coffa (1841 – 1878), che riceve il premio”Rosa Balistreri” per la cultura (II edizione) da parte della FIDAPA di Giardini Naxos.
· Nel Giugno del 2001, il suo romanzo inedito Celeste Aida – Un infanticidio nella Sicilia degli anni Trenta,è proclamato tra i 4 finalisti del Premio letterario “Palazzo al Bosco” (Firenze). Dall’inedito, la Radiotelevisione regionale di Colonia sta tirando un radiodramma attualmente in preparazione.
· Attualmente ricopre l’incarico di Supervisore di tirocinio presso la SISSIS (Scuola di specializzazione all’insegnamento nelle secondarie superiori) dell’Università di Catania. 







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-20320.html