Presidi in rivolta . Da più parti, sindacati, Pd e coordinamento scuole, è stato chiesto lo slittamento della riforma delle superiori di un anno. Ma nulla da fare. La Gelmini deve accontentare Tremonti, così incurante del caos e della disperazione di famiglie, prof e studenti, va avanti con i paraocchi. Ma da domani dovrà vedersela con i dirigenti delle scuole
A stafffetta, infatti, i presidi romani hanno deciso di protestare sotto il ministero dell'Istruzione. Tanti i "guai" della ministra "unica". Le casse delle scuole sono sempre di più vuote. Un miliardo e mezzo di euro è il credito che gli istituti scolastici avanzano dallo Stato ma viale Trastevere non ha alcuna intenzione di restituire. E i dirigenti che non vogliono ridurre la scuola pubblica verso la privatizzazione o all'introduzione della "tassa-studente" per sopravvivere e non dichiarare bancarotta, faranno sentire la loro voce.
La protesta Comincia il liceo scientifico Cavour, giovedì toccherà al Classico "Kant" e venerdì allo scientifico "Talete".
da lunita.it