Bologna:Scuole chiuse per 11 giorni fra elezioni e festività pasquali
Data: Mercoledì, 17 marzo 2010 ore 08:17:22 CET
Argomento: Eventi


Super-vacanze per gli alunni bolognesi e vacanze record: dal 27 marzo al 6 aprile. "Per otto seggi devo lasciare a casa 1300 alunni. Ma non era meglio un cinema?", è lo sfogo del preside del liceo Righi.
Arriva tra le proteste il lungo Ponte della scuola bolognese che sommerà le elezioni regionali alle vacanze pasquali. Un doppio evento che si tradurrà in undici giorni di stop alle lezioni in classe. (da Repubblica)

Redazione
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Vacanze record per gli alunni bolognesi: dal 27 marzo al 6 aprile. "Per otto seggi devo lasciare a casa 1300 alunni. Ma non era meglio un cinema?", è lo sfogo del preside del liceo Righi
Arriva tra le proteste il lungo Ponte della scuola bolognese che sommerà le elezioni regionali alle vacanze pasquali. Un doppio evento che si tradurrà in undici giorni di stop alle lezioni in classe. Molte le famiglie in crisi: è già partito l´arruolamento forzato dei nonni e la caccia alla baby sitter. Mentre i presidi sono costretti a fare i conti sui 200 giorni di lezione da garantire per legge. In ogni caso la combinata «voto e uovo» si tradurrà in molti istituti scolastici in una vacanza-record che andrà da sabato 27 marzo a martedì 6 aprile.
Felici gli studenti, che tra occupazioni, neve, scioperi (legittimi), elezioni regionali e vacanze pasquali negli ultimi mesi sono andati a scuola a singhiozzo. Un po´ meno i genitori, che appena mal digerita la chiusura per neve devono organizzarsi di nuovo. Margherita, tre figli, dalla materna alle medie, a Casalecchio: «Mi pare esagerato, molte mamme sono a dir poco arrabbiate. In qualche modo faremo, ma non è facile». Valeria, un figlio alle elementari Albertazzi, uno alle medie Zanotti: «Ho sempre trovato assurda la consuetudine di utilizzare le scuole come seggi elettorali. Ora stiamo esagerando. Ho sentito tante famiglie preoccupate, chi lavora e non ha nonni non sa come fare».
Sull´utilizzo delle scuole per il voto si riaccende l´eterna querelle. «Per otto aule sedi di seggio lascio a casa 1.300 alunni: un buon cinema o una caserma non sarebbero stati meglio? Ma ormai mi sono rassegnato. Non ero d´accordo, ma ho dovuto chiudere il liceo: la scuola non viene mai considerata quando si pensa alle elezioni, lo dico con amarezza», è lo sfogo di Domenico Altamura, preside dello scientifico Righi. «Il problema esiste», ammettono altri dirigenti scolastici pensando ai tanti giorni di lezione persi. Il lungo-Ponte interessa le scuole sede di seggio, la maggior parte. Ogni istituto si è organizzato in ordine sparso. Molte scuole staccano per le elezioni, richiamano gli alunni in classe mercoledì 31 e poi via con le vacanze di Pasqua.
All´istituto comprensivo 12, dice la preside Filomena Massaro «abbiamo scelto questa soluzione per non scendere sotto i 200 giorni di lezione che assicurano la validità dell´anno scolastico». Con tanto di organizzazione per lasciare andare a casa a votare gli insegnanti precari che vengono da fuori Regione. All´istituto comprensivo 7, invece, quel 31 marzo di «vacanza» aggiuntiva sarà recuperato con un sabato a scuola più avanti. Chiuse per tutto il periodo anche le elementari Fortuzzi, Carducci e Cremonini: «E´ un lungo periodo, qualche problema per le famiglie ci sarà», dice la preside Daniela Turci. «Basta che non nevichi più», sospira una preside.
di ILARIA VENTURI  (da Repubblica)








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