Approvata la proroga per il prossimo anno dei ''contratti di disponibilità''.
Data: Martedì, 09 marzo 2010 ore 09:07:21 CET Argomento: Comunicati
Precari scuola. Approvata la proroga
per il prossimo anno dei "contratti di disponibilità". Continuano i
licenziamenti e l'espulsione dei precari della scuola
Approvato l'emendamento al decreto milleproroghe, presentato dal
governo, che prevede la proroga, anche per il prossimo anno, delle
graduatorie di disponibilità per le chiamate prioritarie sulle
supplenze brevi e sui progetti regionali (Art. 7 comma 4 ter della
Legge 25/10).
Mentre si tagliano le risorse alle
scuole privandole dei finanziamenti per il funzionamento didattico e
amministrativo e per le supplenze, si tagliano del 25% gli appalti per
la pulizia dei locali e per la sorveglianza degli alunni e mentre, con
la destrutturazione della scuola secondaria superiore, si procede con
il taglio di decine di migliaia di posti e con il licenziamento di
altri 25.600 docenti e oltre 15.000 ATA il Governo propone per il
prossimo anno la proroga della L. 167!
Come avevamo denunciato lo scorso anno e come risulta confermato dal
monitoraggio fornito dall'amministrazione (solo il 5 % degli ATA e il 16% dei docenti
inclusi hanno ottenuto un contratto attraverso queste graduatorie),
questo provvedimento si è dimostrato inutile e dannoso.
Si proroga una legge che è funzionale al disegno di destrutturazione
del sistema scolastico pubblico, che divide i precari e ne programma il
licenziamento, legittima la mortificazione professionale dei lavoratori
dequalificando ,nel contempo, il sistema scolastico statale.
Ricordiamo che il governo con i
“contratti di disponibilità” non mette in campo ulteriori risorse per
garantire il sostegno al reddito dei precari licenziati, ma utilizza
l'indennità di disoccupazione (che i lavoratori avrebbero comunque) con
l'intermittenza dei contratti per supplenze brevi (che comunque
sarebbero state effettuate dalle normali gradiuatorie) prevedendo il
solo riconoscimento del punteggio ai fini delle graduatorie. Inoltre,
si limita la platea degli interessati esclusivamente al personale
docente e ATA inserito a pieno titolo nelle graduatorie provinciali e
con almeno 180 giorni continuativi di servizio, escludendo la gran
parte dei lavoratori precari, che hanno lavorato più anni scolastici e
che adesso si vedono espulsi dal mondo della scuola.
Un'espulsione che continuerà anche
quest'anno e che non risparmierà anche i docenti e il personale ata già
inserito nelle graduatorie .
Come avevamo denunciato, gli accordi con le Regioni, hanno scaricato su
queste ultime le conseguenze della pesante riduzione di organico
imposta dal Governo.
Gli accordi bilaterali Governo-Regioni ,stipulati fino ad ora, ci
consegnano un quadro nazionale sconfortante, contrassegnato da
un'articolazione dell'offerta formativa territoriale condizionata dalle
disponibilità economiche delle varie Regioni e che presentano
impostazioni, procedure e modalità di intervento differenti tra di
loro.
Trovano così conferma tutte le motivazioni che avevano portato lo
scorso anno la FLC Cgil assieme ad un vasto movimento di precari e
studenti a proclamare e sostenere tutte le mobilitazioni e le
iniziative di lotta che si sono articolate in tutti i territori e che
hanno contrassegnato lo sciopero nazionale dell'11 dicembre .
Oggi, anche alla luce delle ultime scelte fatte dal Governo, siamo
sempre più convinti che è indispensabile coniugare la difesa della
qualità del sistema scolastico e formativo del nostro paese con la
valorizzazione professionale dei lavoratori precari.
A nulla serve quindi la proroga. Serve un cambio radicale della
politica di questo Governo.
La qualità della scuola statale del nostro paese non si difende
certamente con i tagli agli organici e con il più grande licenziamento
di massa dal dopoguerra, ma richiede la costruzione di nuove politiche
sul reclutamento e sulla formazione del personale .
Chiediamo un piano nazionale di investimenti sui settori della
conoscenza, nella scuola, nell'università e nella ricerca per garantire
lo sviluppo del nostro paese.
La FLC Cgil, pertanto, continua a chiedere, anche con lo sciopero
generale del prossimo 12 marzo il ritiro dei tagli agli organici e un
piano straordinario di stabilizzazioni per il personale precario
prevedendo la copertura di tutti i posti liberi e disponibili per
valorizzare un patrimonio di risorse professionali indispensabile per
migliorare la qualità del sistema d'istruzione statale del nostro
paese.
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