CORSI DI PERFEZIONAMENTO: PER ADEGUARCI...VOGLIAMO I RIMBORSI!
Data: Mercoledì, 19 gennaio 2005 ore 09:48:07 CET
Argomento: Opinioni


PERFEZIONAMENTO: PER ADEGUARCI...VOGLIAMO I RIMBORSI!

I corsi di perfezionamento, unitamente ai corsi di specializzazione e ai master, nel curricolo dei docenti rappresentano un'occasione di approfondimento culturale su argomenti e temi specifici. Una fonte legislativa, la n. 97 del 7.4.2004, li ha riconosciuti meritevoli di valutazione ai fini dell'inserimento nelle graduatorie permanenti, attribuendo 3 punti a chi frequenta corsi di formazione superiore, organizzati da Università o istituti universitari, della durata annuale e coerenti con gli insegnamenti cui si riferisce la graduatoria. Il decreto legge, dunque, nella attribuzione del punteggio, non distingue fra le differenti tipologie di offerta formativa post-lauream: né per durata reale, né per tipo di impegno. Per cui, recentemente, soggetti diversi (CUN, C.S.A, Università) si sono espressi, invitando il Miur a diversificare le ore di apprendimento e, conseguentemente, i crediti formativi per la validità dei corsi. Disapprovano questo pronunciamento tanto i sindacati di categoria, quanto le Università che erogano tale formazione, oltre che, ovviamente, tutti quegli insegnanti che, investendo, nel corrente anno, denaro e tempo, hanno creduto nella formula del corsi post-lauream. In particolar modo, tutti quelli che, già iscritti ad un corso di perfezionamento della durata di circa 300 ore di attività, hanno ricevuto proposte di adeguamento dello stesso ad una ipotesi di 1500 ore, da integrare con supporti didattici e aggiunta di denaro, pena il mancato riconoscimento del punteggio. Il consorzio universitario FOR.COM è uno di quegli istituti che ha comunicato ai propri corsisti di essere disponibile all'integrazione; ne è derivato che un gruppo di insegnanti lentinesi, dell'istituto «Moncada», sentendo minacciati i propri diritti, ha ritenuto indispensabile costituirsi parte attiva. Spiega come, la professoressa Donatella Cosentino: «E' indubbio che un eventuale adeguamento sconvolge normative e prassi consolidate e modelli formativi conCordati: chiediamo pertanto un chiarimento ufficiale e riservandoci di pretendere i rimborsi anche con i mezzi legali».
CINZIA ANZALONE" 








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